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Run Ritual

Trail Running Veloce: tecnica e allenamenti per correre forte anche in salita

Aggiornamento: 6 set

Il trail running non è solo resistenza e avventura: è anche velocità, esplosività e capacità di adattare la tecnica a terreni variabili. Chi pensa che nei trail corti e medi conti solo la forza di resistere alla fatica commette un errore strategico. Le gare e gli allenamenti su sterrato misto, con salite brevi e discese tecniche, richiedono un approccio diverso da quello della corsa su strada. Qui l’obiettivo non è soltanto “arrivare in fondo”, ma farlo con un passo reattivo, una meccanica fluida e la capacità di spingere nei tratti chiave.

Questo articolo entra nel dettaglio delle differenze biomeccaniche, delle strategie di cadenza e passo, degli allenamenti mirati e del potenziamento muscolare specifico, fornendo strumenti concreti per correre forte anche in salita

Trail Running Veloce

Differenze biomeccaniche tra trail e corsa su strada per tratti veloci

In strada, l’appoggio è regolare e prevedibile: il piede atterra con un’ampiezza e una frequenza costante, e la spinta avviene in una direzione quasi sempre lineare. Nel trail veloce, invece, il terreno cambia continuamente: ghiaia, radici, fango, sassi instabili. Questo obbliga il runner a una micro-variazione continua di angoli articolari, tempi di contatto a terra e direzione della forza.

Nei tratti veloci in salita, il tempo di contatto a terra aumenta leggermente, ma la spinta deve rimanere reattiva per non “affondare” nella fatica. In discesa, invece, la priorità è l’ammortizzazione attiva: assorbire l’impatto senza frenare eccessivamente, mantenendo una cadenza elevata per stabilizzare il baricentro.

Chi arriva dal mondo della corsa su strada tende a mantenere un passo troppo lungo in salita e troppo controllato in discesa, perdendo secondi preziosi. Il lavoro tecnico deve mirare a ridurre questo gap. Un buon punto di partenza è lo studio della cadenza ottimale: nel trail veloce, mantenere 175–185 passi al minuto anche in salita breve garantisce fluidità e riduce l’affaticamento muscolare precoce. Per approfondire, leggi anche Allenamenti in salita per runner su strada 


Gestione cadenza e ampiezza passo su salite brevi e discese tecniche

In salite brevi (100–400 m) a pendenze tra il 6% e il 12%, la priorità è la frequenza del passo. Un passo più corto e veloce permette di sfruttare meglio la forza elastica del tendine d’Achille e dei polpacci, riducendo il picco di carico su quadricipiti e glutei. La postura deve restare leggermente inclinata in avanti (5–10° dal bacino), con busto compatto e braccia attive a guidare il ritmo.

In discesa tecnica, l’errore più comune è frenare eccessivamente. Una cadenza alta con passi corti riduce il tempo di esposizione a eventuali irregolarità del terreno e permette di reagire rapidamente a sassi mobili o buche. L’appoggio deve avvenire sotto il baricentro, evitando di estendere troppo la gamba in avanti (overstride), che aumenterebbe il rischio di cadute e sovraccarico alle ginocchia. Approfondisci con Tecnica di corsa in discesa 


Esercizio pratico: inserire nel riscaldamento 4×20” di salita alla massima frequenza di passo mantenibile, seguiti da 4×20” di discesa tecnica, concentrandosi solo su ritmo e stabilità, non sulla velocità pura.


Allenamenti specifici: fartlek in salita e ripetute miste sterrato-asfalto

L’allenamento per il trail veloce deve simulare il più possibile le alternanze di terreno e pendenza tipiche della gara. Due sedute particolarmente efficaci sono:


1. Fartlek in salita

  • Riscaldamento: 15’ corsa facile su sterrato

  • 8–10 × (45” in salita forte + 1’30” corsa facile in piano/discesa)

  • Recupero: 10’ corsa facileQuesto stimola capacità anaerobica, forza specifica e reattività neuromuscolare, fondamentali per accelerare nei punti chiave del percorso.


2. Ripetute miste sterrato-asfalto

  • Riscaldamento: 15’ corsa in piano

  • 6 × 3’ su sterrato veloce (RPE 8) alternati a 2’ su asfalto in progressione

  • Recupero: 3’ jogging tra le serieQuesto allena il corpo a cambiare rapidamente meccanica di corsa, un aspetto decisivo per chi affronta gare miste. Per integrare la programmazione, leggi Running and Trail: come combinare allenamenti 


Potenziamento muscolare mirato per trail corti

Il trail running veloce richiede forza esplosiva, stabilità e resistenza muscolare locale. Non basta “correre in salita” per sviluppare queste qualità: serve un lavoro mirato in palestra o con esercizi a corpo libero.

Esempi di esercizi chiave:

  • Affondi esplosivi: per potenziare glutei e quadricipiti

  • Balzi su box o gradone: per sviluppare potenza elastica

  • Step-up con ginocchio alto: per simulare il gesto della corsa in salita

  • Plank con spinta alternata delle gambe: per stabilità del core e trasmissione di forza

Lavorare 2 volte a settimana su questi esercizi, in sedute separate o dopo corse leggere, aumenta la capacità di spinta e riduce il rischio di infortuni. Per una guida completa, vedi Potenziamento per corsa in montagna 


Errori comuni da evitare

Molti runner, quando cercano di spingere in salita, aumentano automaticamente l’ampiezza del passo. Questo porta a un calo rapido della cadenza e a un eccessivo consumo di energia. Allo stesso modo, in discesa, l’istinto di frenare riduce l’efficienza e aumenta il carico articolare.

Un altro errore è allenarsi solo su salite lunghe e costanti. Nei trail corti e veloci, le salite brevi ma ripetute sono più decisive: abituano il corpo a recuperare parzialmente durante i tratti pianeggianti o in discesa. Un approfondimento utile è Gestione dello sforzo in gare collinari 


Periodizzazione e inserimento in programma settimanale

Un approccio efficace prevede 1–2 sedute settimanali di lavoro specifico trail veloce, integrate in un programma che includa:

  • 1 lungo collinare a ritmo moderato

  • 1 seduta di qualità in piano (ripetute o progressivo)

  • 1–2 allenamenti di forza e core stability

Per atleti che provengono dalla corsa su strada, il passaggio graduale è fondamentale: introdurre sessioni su sterrato tecnico con intensità controllata, aumentando progressivamente pendenza e velocità.


Conclusione

Il trail running veloce richiede più di una buona resistenza: serve una combinazione intelligente di tecnica, forza e gestione dello sforzo. Ogni salita breve diventa un’occasione per guadagnare terreno sugli avversari, ogni discesa tecnica un momento in cui consolidare il vantaggio. Allenare questi aspetti in maniera mirata significa trasformare le tue uscite off-road in prestazioni solide e competitive.

Il vero salto di qualità avviene quando la velocità non è più solo una conseguenza della forma fisica, ma il frutto di scelte tecniche precise, dalla cadenza alla postura, fino alla strategia di allenamento settimanale.


Se vuoi integrare questi principi nella tua preparazione e avere un programma settimanale personalizzato per il trail veloce, richiedi la consulenza RunRitual. Analizzeremo il tuo profilo, i tuoi percorsi e i tuoi obiettivi per costruire un piano che ti permetta di spingere in salita e correre fluido in discesa, senza sprechi di energia.


Contattaci direttamente su www.runritual.com per ricevere il primo schema gratuito di allenamento mirato al trail running veloce.


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