Segreti tecnici della mezza maratona: programma e metodo Runritual
- Run Ritual

- 12 ago 2024
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 6 set

Con i suoi 21,0975 chilometri, la mezza maratona rappresenta una sfida duplice: serve resistenza per reggere la distanza e velocità per mantenere un ritmo sostenuto dall’inizio alla fine. È una gara che mette in equilibrio capacità aerobica, forza mentale e preparazione tecnica. In questa guida troverai un approccio avanzato alla preparazione, costruito su periodizzazione, allenamenti specifici, nutrizione e strategie di gara, con l’obiettivo di correre meglio e senza rischi. Se vuoi il massimo dalla tua preparazione, puoi affidarti anche a un coaching personalizzato su RunRitual.
Periodizzazione avanzata
La preparazione per la mezza maratona non può essere improvvisata. La periodizzazione è il metodo con cui si suddivide l’allenamento in fasi distinte, ognuna con un obiettivo preciso, così da massimizzare la performance ed evitare il sovraccarico.
Fase di base (8-12 settimane): costruzione della resistenza aerobica. In questa fase prevalgono corse lunghe a ritmo costante e sessioni a bassa intensità per consolidare la capacità del cuore e dei muscoli di lavorare a lungo.
Fase di costruzione (6-8 settimane): aumento del volume e dell’intensità. Entrano in gioco corse a ritmo di soglia, fartlek e allenamenti collinari.
Fase di punta (4-6 settimane): avvicinamento al ritmo gara con simulazioni e ripetute specifiche. Qui si affina la velocità e la tenuta sul passo obiettivo.
Fase di tapering (2-3 settimane): riduzione progressiva dei carichi per permettere al corpo di recuperare e arrivare in gara fresco ma con il motore “carico”.
Allenamenti specifici per la mezza maratona
Un piano di qualità non si limita ad accumulare chilometri, ma lavora su tipologie di stimolo differenti.
Lunghe distanze (LSD): si corrono al 60-70% della frequenza cardiaca massima, servono a costruire la base aerobica e abituare corpo e mente a stare tanto tempo in movimento. La distanza del lungo cresce di circa il 10% ogni 2-3 settimane.
Interval training: ripetute ad alta intensità (85-95% FCmax) sviluppano la capacità anaerobica e la velocità. Un classico è il 6x1 km con recupero di 2’.
Tempo run: corsa a ritmo sostenuto, vicino al passo gara, per 20-40 minuti. Serve a innalzare la soglia del lattato e a migliorare la capacità di reggere un’andatura veloce.
Allenamenti in collina: salite brevi e medie per rafforzare la muscolatura, migliorare la potenza e rendere più efficiente la tecnica.
Esempio di settimana tipo (5 allenamenti)
Una settimana equilibrata di preparazione alla mezza maratona può essere strutturata così:
Lunedì: riposo o mobilità leggera.
Martedì: interval training, ad esempio 8x800 m al 90% FCmax con recupero 2’.
Mercoledì: corsa media di 12-14 km al 75-80% FCmax.
Venerdì: tempo run di 30 minuti a ritmo gara, preceduta da riscaldamento di 3 km.
Domenica: lungo progressivo, 18 km con partenza lenta e chiusura negli ultimi 4-5 km vicino al ritmo obiettivo.
Questa combinazione mette insieme lavori di qualità (ripetute e tempo), costruzione aerobica (medio e lungo) e progressione verso la resistenza specifica della mezza maratona.
Logica di progressione: lungo, medio, ripetute
Ogni tipologia di allenamento ha un ruolo preciso e la progressione deve rispettare il principio della varietà:
Il lungo aumenta gradualmente di durata per abituare l’organismo allo sforzo continuativo e consolidare la base aerobica.
Il medio abitua a sostenere un ritmo impegnativo ma non massimale, sviluppando efficienza e resistenza alla fatica.
Le ripetute incrementano la velocità e il VO₂max, rendendo più economico il passo gara.
Combinando queste tre tipologie si costruisce un corpo capace di correre a lungo, veloce e in modo più economico.
Esempio di settimana tipo (5 allenamenti)
Una settimana equilibrata di preparazione alla mezza maratona può essere strutturata così:
Giorno | Allenamento | Durata / Distanza | Intensità / FCmax | Obiettivo principale |
Lunedì | Riposo o mobilità leggera | — | — | Recupero |
Martedì | Interval training | 8 × 800 m | 85-90% | Velocità, VO₂max |
Mercoledì | Corsa media | 12-14 km | 75-80% | Resistenza aerobica |
Venerdì | Tempo run | 8-10 km (30’) | 80-85% | Soglia, ritmo gara |
Domenica | Lungo progressivo | 16-18 km | 65-80% | Resistenza + tenuta |
Questa combinazione mette insieme lavori di qualità (ripetute e tempo), costruzione aerobica (medio e lungo) e progressione verso la resistenza specifica della mezza maratona. La logica è semplice: alternare sedute intense e sedute di consolidamento, lasciando spazio al recupero per assimilare i carichi.
Nutrizione e idratazione
La preparazione non riguarda solo la corsa, ma anche come si nutre e si idrata l’atleta.
Carico di carboidrati: nei giorni precedenti la gara bisogna aumentare l’assunzione di carboidrati complessi come pasta, riso e patate dolci per massimizzare le riserve di glicogeno.Strategia di idratazione: mantenere equilibrio idrico durante la settimana e assumere liquidi regolarmente ogni 15-20 minuti in gara.Supplementi energetici: gel o barrette ogni 30-45 minuti, testati in allenamento per verificarne la tolleranza digestiva.
Tips alimentari per le ultime 3 settimane
L’alimentazione va modulata in base al momento della preparazione:
3 settimane prima: mantenere una dieta bilanciata, con carboidrati al 50-55% delle calorie totali. Evitare eccessi e curare l’introduzione proteica per il recupero muscolare.
2 settimane prima: ridurre gradualmente la fibra e privilegiare carboidrati semplici a facile digestione, così da abituare l’intestino a ciò che si userà in gara.
Settimana della gara: carico di carboidrati progressivo da metà settimana, pasti leggeri e facilmente digeribili il giorno prima. Colazione pre-gara a base di carboidrati semplici e povera di grassi, fatta circa tre ore prima della partenza.
Tecnica di corsa
Un aspetto spesso sottovalutato è la biomeccanica. Una postura corretta con busto eretto, braccia rilassate e cadenza intorno ai 175-180 passi al minuto riduce il dispendio energetico. L’atterraggio con mesopiede distribuisce meglio le forze e riduce il rischio di infortuni.Per supportare la tecnica servono esercizi di rinforzo mirati: plank e varianti per il core, squat e affondi per le gambe, esercizi di equilibrio per piedi e caviglie.
Preparazione mentale
La mezza maratona richiede forza mentale tanto quanto quella fisica. La visualizzazione del percorso e delle fasi di gara riduce ansia e aumenta la fiducia. La strategia di gara deve prevedere una divisione mentale in blocchi: i primi chilometri di assestamento, la parte centrale di gestione e gli ultimi 5 km come fase di spinta finale.
Recupero
Per assimilare i carichi serve un recupero di qualità. Stretching dinamico dopo gli allenamenti, sessioni di recupero attivo come bici o nuoto leggero e soprattutto sonno regolare di almeno 7-8 ore a notte. Il tapering delle ultime due settimane è fondamentale: meglio arrivare con un carico di allenamento leggermente ridotto ma con energie piene, che troppo affaticati.
Un coach al tuo fianco
Prepararsi a una mezza maratona con metodo è possibile anche da soli, ma avere un coach significa disporre di un piano personalizzato, calibrato su obiettivi, disponibilità di tempo e stato di forma reale. Con RunRitual puoi ricevere una guida tecnica che unisce allenamento, nutrizione e gestione della gara, evitando gli errori più comuni.
Conclusione
La mezza maratona è una distanza che mette alla prova chiunque, ma con un piano strutturato è anche una delle gare più gratificanti. Periodizzazione, allenamenti specifici, attenzione alla nutrizione e recupero mirato sono i pilastri per arrivare pronti. Non basta correre tanto, bisogna correre con metodo. La differenza tra un semplice finisher e un runner che raggiunge il proprio potenziale sta nella precisione con cui cura i dettagli.




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