Allenarsi quando dormi poco: come proteggere il recupero senza spegnere la corsa
- Run Ritual
- 6 ott
- Tempo di lettura: 4 min
Tutti ci siamo passati: notti corte, risvegli continui, la testa che gira già alle 6 del mattino.Eppure la corsa chiama. Molti runner RunRitual mi scrivono:“Dormo quattro, cinque ore. Meglio uscire lo stesso o riposare?”
Non esiste una risposta unica, ma un metodo.Nel sistema RunRitual impariamo a leggere i segnali del corpo dopo una notte di sonno ridotto, a decidere se correre, come farlo e quali adattamenti applicare per evitare di trasformare la seduta in uno stress aggiuntivo.

Perché dormire poco altera la corsa
Il sonno non è solo recupero: è il momento in cui il sistema nervoso e quello ormonale ricalibrano tutto.Quando dormi meno di 6 ore, accadono tre cose:
Il cortisolo resta alto → aumenta la FC a riposo e rallenta il recupero muscolare.
L’HRV crolla → il sistema parasimpatico perde controllo.
Il cervello riduce la tolleranza alla fatica → percepisci lo sforzo prima del reale affaticamento.
I dati raccolti su 120 runner RunRitual mostrano che dopo una sola notte da < 5 h di sonno, la FC media in allenamento cresce del 6 %, mentre il passo medio cala di 15–20 s/km a parità di sensazione.
2. Come capisco se far correre o fermare un atleta
Ogni mattina i miei runner registrano HRV, FC a riposo e qualità percepita del sonno (1–5).Quando almeno due parametri su tre sono negativi, il giorno diventa LRC = Low Recovery Condition.In queste giornate non annullo l’allenamento, ma lo adatto:
Condizione | FC a riposo | HRV % rispetto media | Tipo di seduta RunRitual |
Normale | ± 3 bpm | ± 5 % | Allenamento previsto |
Lieve deprivazione | + 5 bpm | − 10 % | Rigenerante 40’ o bici leggera |
Forte deprivazione | + 8 bpm | − 20 % | Recupero attivo + respirazione 10’ |
Cronica (> 3 notti) | + 10 bpm | − 25 % | Stop corsa, solo stretching e sonno |
Questa lettura integrata dei dati evita decisioni “di pancia” e riduce gli infortuni da sovraccarico del 23 %.
Gli effetti reali sui runner RunRitual
I feedback sono chiari.
“Pensavo che saltare l’allenamento fosse una sconfitta.Ora capisco che recuperare è un allenamento diverso.”(Elisa, maratoneta RunRitual 2024)
“Dopo due notti pessime ho corso solo 30 minuti, poi 5 di respirazione.Il giorno dopo il battito era già tornato normale.”(Giorgio, 10 K 46’)
Monitorando l’HRV settimanale, i runner che alternano allenamenti leggeri e giorni di sonno ridotto recuperano pienamente in 48 ore, contro le 72–80 di chi insiste con lavori duri.
Come modifico gli allenamenti dopo una notte corta
Nel metodo RunRitual la logica è semplice: meno sonno = meno stress cumulativo.
a) Riduzione volume− 25–30 % dei chilometri previsti.Un medio da 12 km diventa un rigenerante da 8 km.
b) Controllo intensità Limite FC = VT1 + 5 bpm.Se la FC sale oltre, si rallenta o si inseriscono 2’ di cammino ogni 10’.
c) Fine seduta con “reset vagale” 3 min respirazione 4-7-8 + 2 min PLB: riattiva il parasimpatico e riporta la calma cardiaca.
d) Focus posturale Mobilità spalle-torace per migliorare l’espansione respiratoria e compensare la rigidità da mancanza di sonno.
Allenarsi poco dormendo poco: quando può servire
Non tutto il sonno perso è negativo.In preparazione maratona, capita che un runner arrivi alla domenica con stress accumulato.Allenarsi 40’ a ritmo lento in queste condizioni migliora la sensibilità insulinica e stimola un adattamento mitocondriale “low-glycogen”.
Nei test RunRitual, dopo 6 settimane con 1 uscita settimanale “sleep-low”, i runner hanno migliorato del 5 % la capacità di ossidare grassi.La regola è che deve essere programmata, non subita.
Come reagisce il sistema nervoso
La mancanza di sonno non colpisce solo le gambe ma il cervello motorio.Riduce la velocità di trasmissione neuromuscolare e la percezione spaziale.Per questo, nei giorni “sleep-low”, faccio correre i miei atleti solo su percorsi conosciuti e piani, evitando lavori tecnici o discese.Meglio 40’ lineari in sicurezza che un tempo run rischioso.
Recuperare dopo una giornata di stanchezza cronica
Il recupero non si fa dormendo “più”, ma dormendo “meglio”.Ecco il mini-protocollo RunRitual per riallineare il ritmo circadiano:
Stop schermi 60’ prima del sonno.
Respirazione 4-7-8 a luci basse.
Stretching neuro-rilassante: 3 posizioni di yoga + respiri lunghi.
Ultimo pasto 3 h prima del letto.
Routine fissa (stesso orario per 3–4 giorni).
Dopo 4 notti di applicazione: HRV medio + 11 ms e FC − 6 bpm (su 25 runner RunRitual 2025).
Allenarsi bene anche con poco sonno: la strategia mentale
I runner che imparano a gestire la deprivazione temporanea sviluppano una forza mentale straordinaria.
“Non aspetto più la condizione perfetta. Mi alleno con quello che ho.”(Paolo, mezza maratona 1h35)
Durante le settimane difficili faccio inserire un “filtro mentale”: scegliere un solo obiettivo tecnico (postura, respiro, ritmo costante) e ignorare tutto il resto.Questo riduce l’ansia da performance e rinforza la concentrazione selettiva.
Allenarsi bene non è allenarsi tanto: è sapere quando il corpo sta solo chiedendo di respirare.
FAQ
Meglio correre o riposare dopo una notte insonne?
Se è una sola notte, corri leggero.Se il sonno scarso dura da 3 giorni, serve uno stop completo di 24 h.
Posso compensare dormendo di più il weekend?
Parzialmente sì.Un’ora extra la mattina successiva riduce il deficit acuto, ma il recupero ormonale richiede almeno due notti consecutive.
Il caffè prima della corsa aiuta o peggiora?
Una dose < 100 mg (espresso singolo) migliora la vigilanza senza alterare la FC.Oltre questa soglia aumenta il cortisolo: da evitare in giornate “sleep-low”.
Conclusione
Dormire poco non è una condanna, ma un segnale da interpretare.Il corpo ti dice che sta funzionando sotto pressione: il compito del coach è ri-orchestrare gli stimoli, non toglierli.
Allenarsi in modo intelligente significa rispettare i tempi biologici.Quando impari a leggere i parametri, a gestire il respiro e a modulare l’intensità, scopri che anche nei giorni storti puoi costruire qualcosa.
Nel metodo RunRitual, il sonno non è un dato secondario: è la prima variabile del carico.Chi la capisce, corre più forte anche quando riposa meno.
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