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Allenarsi per la Mezza Maratona in 8 Settimane: Piano Completo per Principianti

Aggiornamento: 10 set

Allenarsi per la Mezza Maratona in 8 Settimane: Piano Completo per Principianti

Introduzione: 8 settimane per la tua prima mezza maratona

Prepararsi a correre una mezza maratona (21,097 km) in sole 8 settimane può sembrare un traguardo ambizioso. Ma con il giusto programma di allenamento, anche un runner principiante può arrivare pronto alla linea di partenza. Il segreto è combinare corsa, recupero e forza in una progressione intelligente, senza strafare ma costruendo le basi settimana dopo settimana. In questa guida scoprirai i requisiti minimi per iniziare, un piano dettagliato di 8 settimane, consigli nutrizionali e strategie di recupero, oltre a indicazioni pratiche per gestire il giorno gara. L’obiettivo non è solo arrivare al traguardo, ma godersi il percorso con la giusta energia.


Requisiti per iniziare

Prima di affrontare questo piano, è importante avere una piccola base di corsa. In concreto: riuscire a correre almeno 30 minuti consecutivi, mantenere un ritmo confortevole intorno a 6:30–7:00 min/km ed essere disposto a correre 3–4 volte a settimana.

Se parti completamente da zero, meglio dedicare 6–8 settimane a un programma base prima di lanciarti in questa sfida.


Struttura del piano: 8 settimane in due fasi

Il piano si articola in due blocchi: settimane 1–4 di costruzione della resistenza e settimane 5–8 di ottimizzazione verso il ritmo gara. Ogni settimana prevede 4 giorni di corsa, alternando lento, ripetute, progressivi e lunghi.


Settimane 1–4: costruzione della resistenza

In questa fase l’obiettivo è abituare il corpo al volume crescente. Il martedì corsa lenta di 5–6 km, il mercoledì interval training come 6×400 m a ritmo brillante con recupero camminando, il venerdì corsa progressiva di 6 km con aumento negli ultimi chilometri e la domenica un lungo da 8 a 12 km a ritmo lento e costante.

Gli altri giorni sono dedicati a riposo o cross-training come nuoto, bici o yoga.


Settimane 5–8: ritmo gara e rifinitura

Ora si lavora sulla resistenza specifica e sulla gestione del ritmo. Il martedì corsa continua a ritmo gara di 6–7 km, il mercoledì ripetute lunghe come 5×800 m con recupero 90’’, il venerdì corsa di 7–8 km con 3 km centrali a ritmo gara e la domenica un lungo da 14 a 18 km lento e controllato.

L’ultima settimana va impostata come scarico: ridurre i chilometri e puntare su sonno, alimentazione e freschezza.


Tabella riassuntiva piano 8 settimane

Settimana

Martedì

Mercoledì

Venerdì

Domenica

1

5 km lenti

6×400 m

6 km progressivi

8 km lenti

2

5 km lenti

7×400 m

6 km progressivi

10 km

3

6 km lenti

8×400 m

7 km progressivi

11 km

4

6 km lenti

10×400 m

7 km progressivi

12 km

5

6 km ritmo gara

4×800 m

7 km con 3 km gara

14 km

6

6 km ritmo gara

5×800 m

7 km con 3 km gara

15 km

7

7 km ritmo gara

6×800 m

8 km con 3 km gara

16 km

8

5 km facili

4×400 m

5 km leggeri

12 km (scarico)

Consigli per la nutrizione

Allenarsi per una mezza maratona richiede anche attenzione a ciò che mangi. I carboidrati complessi come pasta integrale, riso e patate forniscono energia sostenibile. Le proteine magre da pollo, pesce, legumi e uova sono fondamentali per il recupero muscolare.

L’idratazione deve essere costante: almeno 2 litri al giorno, di più nelle giornate di allenamento lungo. Prima della corsa è meglio un pasto leggero con carboidrati e pochi grassi da consumare 2–3 ore prima.

Un altro aspetto da non trascurare è l’alimentazione subito dopo l’allenamento. Nei 30 minuti successivi alla corsa è consigliabile assumere carboidrati rapidi e una quota proteica per favorire la ricostruzione muscolare. Una banana e uno yogurt, oppure un piccolo panino con bresaola, sono esempi semplici ed efficaci.


Recupero e prevenzione infortuni

Un piano intenso in 8 settimane richiede attenzione al recupero. Dedica tempo a stretching e mobilità dopo ogni allenamento, usa il cross-training nei giorni di recupero attivo e non trascurare il sonno: servono almeno 7–8 ore di qualità.

Il recupero non è solo passivo: una camminata leggera o una sessione di bici a ritmo blando possono stimolare la circolazione e accelerare lo smaltimento delle scorie muscolari. Non sottovalutare il foam roller: 10 minuti mirati su polpacci, quadricipiti e glutei possono ridurre rigidità e dolori.



Allenamento di forza per principianti

Correre tre o quattro volte a settimana è la base, ma senza forza muscolare rischi di accumulare microtraumi. Bastano due sedute a corpo libero da 20 minuti per costruire stabilità.

Gli esercizi chiave sono squat, affondi, plank, ponte glutei e calf raises. Non servono carichi elevati, ma costanza e controllo. Un runner principiante trae grandi benefici dal rinforzo del core, perché riduce le oscillazioni e mantiene più a lungo una postura corretta in gara.

Integrare la forza significa anche prevenire infortuni tipici della preparazione, come fascite plantare o dolore al ginocchio. Non vanno trascurati i piedi: esercizi di propriocezione e camminate scalzi su superfici diverse migliorano la sensibilità e la stabilità.


Strategie di gara

Il giorno della gara evita errori comuni. Parti leggermente più lento del ritmo target nei primi 3–4 km, mantieni costanza senza strappi inutili, idratati regolarmente ai ristori e dividi mentalmente la gara in tre blocchi (0–7 km, 7–14 km, 14–21 km).

Dal km 18 in poi preparati a gestire la vera sfida. Qui entra in gioco la testa: respira in modo controllato, mantieni la cadenza e concentrati su un obiettivo alla volta, anche solo il prossimo ristoro o il prossimo chilometro. Visualizzare il traguardo troppo presto può farti perdere lucidità: meglio restare ancorati al presente, trasformando ogni passo in un tassello che ti porta più vicino alla linea d’arrivo.


Gestione dei ristori e del pacing

Uno degli errori più comuni dei principianti è ignorare i ristori o, al contrario, fermarsi troppo a lungo. La regola è semplice: bevi poco e spesso, alternando acqua e sali se disponibili. Non aspettare la sete, altrimenti sei già in deficit.

Per quanto riguarda il pacing, il rischio è partire al ritmo “da allenamento breve” e pagare dopo metà gara. Usa i primi chilometri per costruire la tua corsa, non per dimostrare quanto sei fresco. Se il tuo ritmo gara obiettivo è 6:00/km, i primi 3–4 km vanno corsi a 6:10–6:15/km, per poi stabilizzarti e, se hai energie, spingere leggermente solo negli ultimi 2 km.

Un altro consiglio pratico è segmentare mentalmente la gara in checkpoint intermedi. Pensare “mancano ancora 18 km” può schiacciare, ma dirsi “arrivo al decimo km e poi vedo” rende la sfida più gestibile.


Errori da evitare

Uno degli errori più frequenti è correre sempre allo stesso ritmo: serve varietà tra lento, medio e veloce. Saltare i lunghi è un altro sbaglio grave, perché sono la base della resistenza. Non trascurare alimentazione e idratazione, e soprattutto ricordati di scaricare la settimana della gara.


FAQ

Posso preparare la mezza maratona in 8 settimane se parto da zero?

No, è troppo rischioso. Serve almeno una base di corsa continua da 30’.


Quanto devo correre in totale a settimana?

Tra 25 e 40 km, a seconda della fase e del livello.


È meglio allenarsi al mattino o alla sera?

Entrambe le opzioni funzionano: la costanza è la vera chiave.


Devo inserire anche palestra?

Sì, almeno 1–2 sedute di forza a corpo libero con squat, plank e affondi.


Qual è il ritmo giusto per i lunghi?

Generalmente 45–60’’ più lento del ritmo gara.


Conclusione: 8 settimane che fanno la differenza

Con un piano ben strutturato puoi affrontare la tua prima mezza maratona in sicurezza. Non servono mesi infiniti: in 8 settimane puoi arrivare al traguardo, purché rispetti progressione, recupero e alimentazione. Vuoi un programma personalizzato per il tuo livello? Con RunRitual puoi ricevere un coaching tecnico mirato che ti guida passo dopo passo fino alla linea d’arrivo.


Ricorda: l’allenamento intelligente vale più dei chilometri accumulati a caso. In otto settimane non costruisci solo una gara, ma le basi per diventare un runner più forte, più consapevole e pronto ad affrontare qualsiasi distanza.


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