Tempo di corsa con km e velocità: guida completa per calcolarlo e migliorarlo
- Run Ritual

- 7 feb
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 2 set

Sapere come calcolare il tempo di corsa con km e velocità è una competenza che ogni runner dovrebbe avere. Non si tratta solo di fare due conti, ma di imparare a gestire meglio allenamenti e gare. Conoscere la relazione fra distanza, velocità e tempo significa poter prevedere quanto durerà un lungo, stimare il ritmo gara di una mezza maratona o pianificare con lucidità una maratona. Molti corridori si affidano al cronometro o al GPS senza chiedersi cosa ci sia dietro ai numeri. In realtà, avere chiara la logica ti aiuta a evitare errori classici come partire troppo forte, sottostimare la fatica o non rispettare i tempi di recupero. In questa guida ti spiego la formula base, gli strumenti digitali, le tabelle di riferimento, e soprattutto come integrare tutto questo con frequenza cardiaca, dislivello e strategia di gara.
Formula matematica per calcolare il tempo di corsa
La formula è semplice:
Tempo (ore) = Distanza (km) ÷ Velocità (km/h)
Il principio è elementare, ma applicarlo correttamente ti permette di trasformare i numeri in strategie.
Esempio pratico
Distanza: 12 km
Velocità: 9 km/h
Tempo = 12 ÷ 9 = 1,33 ore, cioè circa 1h20’.
Per avere il risultato in minuti, basta moltiplicare il decimale per 60. Questo calcolo ti fa capire immediatamente quanto durerà un allenamento o se il passo che vuoi tenere in gara è realistico.
Limiti del calcolo teorico
Il problema del calcolo matematico è che presuppone una velocità costante e condizioni perfette. In realtà, ogni corsa è influenzata da:
dislivello: correre in salita o su trail non ha lo stesso rendimento della strada;
condizioni climatiche: caldo, freddo e vento cambiano i ritmi sostenibili;
stato di forma: se sei stanco o poco allenato, la stessa velocità ti costerà di più;
deriva cardiaca: più la corsa si allunga, più il cuore tende a salire di frequenza anche a ritmo costante.
Per questo motivo la formula è un punto di partenza, ma deve essere sempre letta insieme ai dati reali del tuo corpo e del contesto.
Strumenti digitali per calcolare passo e tempo
Oggi esistono tantissimi strumenti che ti evitano i calcoli manuali e che tengono conto anche delle variabili
Pace calculator online: siti come Active.com permettono di stimare tempi e ritmi gara inserendo distanza e passo medio.
App come Strava o Garmin Connect: monitorano in tempo reale passo medio, velocità e proiezioni sul completamento della gara.
RunRitual pace tools: nei programmi di coaching personalizzati di RunRitual, i calcolatori integrano frequenza cardiaca, RPE e obiettivi specifici, restituendo un quadro molto più realistico rispetto ai soli numeri.
Il vantaggio delle app rispetto al calcolo manuale è che considerano pause, variazioni di ritmo e dislivello, restituendo dati più vicini alla realtà.
Tabella dei tempi di corsa per velocità
Distanza | 6 km/h (passo lento) | 9 km/h (passo medio) | 12 km/h (passo veloce) |
5 km | 50 min | 33 min | 25 min |
10 km | 1h40’ | 1h06’ | 50 min |
21 km | 3h30’ | 2h20’ | 1h45’ |
42 km | 7h00’ | 4h40’ | 3h30’ |
Questa tabella è utile come riferimento, ma ricordati che i tuoi tempi dipenderanno anche dalla gestione dello sforzo e dalla tua condizione di allenamento.
Frequenza cardiaca e tempo di corsa
La matematica non basta: il parametro davvero discriminante è la frequenza cardiaca. Ogni ritmo corrisponde a una zona di lavoro cardiaco.
Fondo lento (60–70% FCmax): permette di correre a lungo, costruendo la base aerobica.
Ritmo medio (75–85% FCmax): è la zona dove migliori la soglia aerobica, utile per progressivi e medi.
Corsa veloce (85–95% FCmax): qui alleni la soglia anaerobica e la capacità di sostenere sforzi intensi.
Se sai che a 5:30/km resti al 70% della FCmax, puoi correre una mezza maratona a quel passo. Se invece a quella velocità sei già all’85%, significa che dovrai rivedere il ritmo perché non lo reggerai per 21 km.
Adattare i calcoli a dislivello e contesto
Calcolare i tempi su pista o strada piatta è semplice. Ma cosa succede in salita o su trail?
In salita, il passo/km peggiora anche di 30–40 secondi per ogni 1% di pendenza media.
In discesa, puoi guadagnare qualche secondo ma il costo muscolare aumenta.
Su sterrato o trail tecnico, anche senza dislivello, il passo può peggiorare di 20–40 secondi/km.
Per questo motivo non ha senso confrontare direttamente 10 km corsi in piano a 5:00/km e 10 km con 200 m D+. La formula resta la stessa, ma il contesto cambia completamente i tempi.
Errori comuni nel calcolo dei tempi
Molti runner commettono errori quando cercano di proiettare i propri tempi:
Usare test troppo brevi: proiettare un 5 km sul tempo maratona porta a stime troppo ottimistiche.
Ignorare il recupero: calcolare i tempi senza considerare la stanchezza accumulata porta fuori strada.
Partire troppo forte in gara: sapere che puoi correre a 4:30/km per 5 km non significa poterlo fare per 21.
Non aggiornare i dati: i tempi di 6 mesi fa non riflettono la condizione attuale.
Strategie pratiche per la gara
Il calcolo dei tempi diventa fondamentale in gara. Ecco alcuni esempi concreti:
10 km: se il tuo obiettivo è 45’, devi correre a 4:30/km. Devi saper controllare ogni split e non correre i primi chilometri più veloci.
Mezza maratona: per chiudere in 1h45’, serve tenere 5:00/km. La proiezione ti aiuta a capire se l’allenamento lo supporta.
Maratona: correre sotto le 4h significa tenere 5:40/km costanti. Ogni variazione di 5–10 secondi/km può cambiare il tempo finale di diversi minuti.
Allenarsi con queste proiezioni insegna a correre con più disciplina, evitando errori di distribuzione dello sforzo.
FAQ
Come si calcola il tempo di corsa in base a distanza e velocità?
Si divide la distanza per la velocità. Il risultato va interpretato: non è un tempo assoluto ma una stima utile da confrontare con la propria condizione.
Le app come Strava e Garmin sono affidabili?
Sì, soprattutto su strada e pista. Gli errori compaiono solo su tratti con scarsa copertura GPS, ma per la pianificazione quotidiana i dati sono precisi.
Posso stimare il tempo di una maratona da un test di 10 km?
Puoi farlo, ma con cautela. Le proiezioni funzionano meglio se il test è su distanze più lunghe (es. mezza maratona) e se consideri anche frequenza cardiaca e livello di allenamento.
Perché il mio passo cambia tanto tra pista e trail?
Perché il contesto cambia radicalmente. In salita o su terreni tecnici il passo peggiora, ma non significa che sei meno allenato: significa che lo sforzo è distribuito in modo diverso.
Conclusione
Il tempo di corsa con km e velocità non è solo un calcolo matematico: è una bussola per correre meglio. Se impari a leggere i numeri, puoi pianificare i lunghi, stimare i tuoi tempi gara e capire quando stai andando fuori ritmo.
Con RunRitual puoi trasformare queste formule in un metodo concreto: programmi personalizzati che integrano frequenza cardiaca, ritmi gara e strategie di allenamento ti permettono di crescere davvero. Non basta sapere quanti minuti ci vogliono per 10 km: serve un piano che ti insegni a gestire passo, recuperi e alimentazione.
Se vuoi smettere di correre a caso e dare senso ai tuoi allenamenti, il momento è adesso: sfrutta i numeri per correre meglio e più forte, con la guida di un coach.




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