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Run Ritual

Programma allenamento mezza maratona: criteri, tabelle e metodo

Preparare una mezza maratona non significa accumulare chilometri, ma sviluppare la capacità di correre a lungo in prossimità della soglia mantenendo controllo del ritmo e della frequenza cardiaca. Un programma efficace deve integrare base aerobica solida, gestione del ritmo gara e recupero efficiente. Senza questo equilibrio, l’allenamento produce fatica, non adattamento.


La mezza maratona è una gara di soglia: troppo lunga per essere corsa “di slancio”, troppo corta per affidarsi solo alla resistenza. La prestazione dipende dalla capacità di sostenere 85–90% della FC max per oltre 80–100 minuti, limitando la deriva cardiaca e il deterioramento del gesto. Le tabelle che funzionano insegnano a controllare, non a forzare.


Nel metodo RunRitual, l’obiettivo è arrivare in gara sapendo gestire ogni chilometro, non subirloindipendentemente dal tempo finale.

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Un programma di allenamento per la mezza maratona è efficace quando sviluppa la soglia aerobica, consolida il ritmo gara e riduce progressivamente il volume nelle settimane finali, mantenendo l’intensità. Senza questa progressione, la prestazione cala nella seconda metà di gara.


Fondamenta fisiologiche della mezza maratona

La mezza richiede lavoro prolungato in zona di soglia aerobica alta. Qui il corpo ossida ancora una quota di grassi, ma accumula lattato se il ritmo è instabile. Per questo l’allenamento deve alternare costruzione aerobica, stimoli di qualità e scarichi programmati.

Correre troppo spesso “medio-forte” porta a miglioramenti rapidi e crolli altrettanto rapidi. La soglia sale quando il carico è assimilabile, non quando è continuo.


Struttura del programma in tre blocchi

Base aerobica Capillarizzazione, efficienza cardiaca, resistenza di fondo. Qui si impara a correre facile davvero.

Resistenza-ritmo Consolidamento della soglia e della gestione FC. Si impara a stare “al limite giusto”.

Affinamento Volume in calo, precisione del passo in aumento. La freschezza diventa prioritaria.



Metodo RunRitual Lab

Le tabelle derivano da protocolli testati in campo e seguono tre regole fisse:


Questo rende il carico prevedibile e riduce la fatica nascosta. La performance cresce quando il corpo sa cosa aspettarsi.


Perché serve una tabella specifica per la mezza

La mezza non perdona l’improvvisazione. Partire “a sensazione” si paga dal km 14 in poi. Serve un piano che insegni a correre 21 km al ritmo fisiologicamente sostenibile, non al ritmo che sembra comodo all’inizio.

I tre pilastri:

  • lunghi progressivi per il fondo

  • ripetute/fartlek per la velocità

  • medi controllati per fissare il ritmo gara


Tabelle per livello

Sub 2h (ritmo 5’40–5’45/km – FC 80–85%)

Tre sedute settimanali, focus sul controllo.

Settimane

Obiettivo

Allenamenti chiave

1–3

Base

Lenti 8–10 km + progressivi brevi

4–6

Resistenza

Lungo 16–18 km + 5×1000

7–9

Ritmo gara

10–12 km RG + 8×400

10–12

Affinamento

Riduzione km + 14 km RG

Sub 1h45 (ritmo 4’55–5’00/km – FC 85–88%)

Runner intermedi con buona base sui 10 km.

Settimane

Obiettivo

Allenamenti chiave

1–3

Base

Lenti 10–12 km + fartlek

4–6

Resistenza

Lungo 18–20 km + 6×1000

7–9

Specificità

12–14 km RG + 10×400

10–12

Tapering

14–16 km + mantenimento RG

Sub 1h30 (ritmo ~4’15/km – FC 88–92%)

Runner evoluti, volumi elevati e precisione.

Settimane

Obiettivo

Allenamenti chiave

1–3

Base + forza

Lenti 12 km + salite

4–6

Resistenza veloce

Lungo 20–22 km + 8×1000

7–9

Specificità

14–16 km RG + 12×400

10–12

Tapering

12–14 km RG + lavori brevi


Alimentazione e idratazione

La mezza si corre con glicogeno alto e idratazione stabile. Tutto ciò che userai in gara va testato nei lunghi: acqua o sali ogni 5–6 km, piccoli sorsi regolari, gel solo se già tollerati. Il corpo deve riconoscere i gesti del giorno-gara.


Settimana tipo per livello

Livello

Uscite

Contenuto

Sub 2h

3

Lento · Progressivo · Lungo

Sub 1h45

4

Lento · Fartlek · Medio · Lungo

Sub 1h30

5

Lento · Salite · Medio · Ripetute · Lungo

Preparazione mentale e gestione gara

Dividi la gara in tre blocchi:

  • 0–7 km controllo

  • 7–14 km consolidamento

  • 14–21 km spinta consapevole

I progressivi insegnano a restare lucidi quando la fatica cresce. La differenza non è nelle gambe, ma nel controllo.


Strategie di gara

  • Sub 2h: primi 3 km 10–12″ più lenti del target

  • Sub 1h45: primi 5 km come test FC (<86%)

  • Sub 1h30: FC 88–91% fino al km 17, poi libera il passo

La mezza si costruisce sempre nella seconda metà.


Check pre-gara termico

  • <10 °C: riscaldamento lungo, partenze prudenti

  • 10–20 °C: condizioni ideali, ~400 ml/h

  • >20 °C: riduci ritmo 5–8″/km + sali ogni 30’

Se in riscaldamento la FC è >5 bpm sopra la media, rallenta il primo km.


FAQ estrattive

Quante volte a settimana correre?

Da 3 a 5, in base a livello e obiettivo.

Serve palestra?

Sì. Migliora efficienza e riduce infortuni.

Come gestire le salite?

Usa la FC: l’intensità conta più del ritmo.

Posso prepararla senza esperienza sui 10 km?

Meglio di no. Serve una base aerobica minima.

Quando fare i lunghi?

Ogni 7–10 giorni, dopo un giorno rigenerante.


Conclusione

Un programma ben strutturato separa chi finisce la mezza da chi la corre davvero. Scegli la tabella coerente con il tuo livello, calibra i ritmi sulla frequenza cardiaca e rispetta i blocchi chiave. Con metodo, la mezza maratona diventa un passo avanti reale nella tua evoluzione da runner.


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