VO₂max e soglia anaerobica: differenze e come allenarli
- Run Ritual
- 1 giorno fa
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Chi corre da qualche anno ha sicuramente sentito parlare di VO₂max e di soglia anaerobica. Sono due parametri che spesso vengono citati insieme e che molti runner confondono, considerandoli sinonimi. In realtà descrivono aspetti diversi della fisiologia della corsa : il VO₂max misura la capacità massima del nostro organismo di consumare ossigeno, mentre la soglia anaerobica indica il livello a cui iniziamo ad accumulare acido lattato.
Capire la differenza è cruciale per costruire allenamenti efficaci : allenare solo il VO₂max significa migliorare il motore aerobico, ma senza imparare a gestirlo. Allenare solo la soglia anaerobica porta a una buona economia, ma senza innalzare il limite massimo. L’equilibrio tra i due è ciò che distingue un runner evoluto da chi rimane sempre nello stesso livello di prestazione.
Cos’è il VO₂max ?
Il VO₂max rappresenta la massima quantità di ossigeno che il corpo può utilizzare in un minuto per chilogrammo di peso corporeo. È il parametro della potenza aerobica ed è espresso in ml/kg/min. Un VO₂max elevato è indice di un motore potente : più ossigeno i muscoli ricevono e utilizzano, maggiore è la velocità che si può sostenere. Tuttavia, avere VO₂max alto non basta : senza la capacità di sfruttarlo (cioè senza una soglia anaerobica sviluppata), il rendimento in gara rimane inferiore al potenziale.
Valori medi di VO₂max :
Livello atleta | Uomini (ml/kg/min) | Donne (ml/kg/min) |
Sedentari | 30–40 | 25–35 |
Amatori allenati | 45–55 | 38–48 |
Runner evoluti | 55–65 | 48–58 |
Atleti élite | 70+ | 60+ |
Come si misura ?
In laboratorio: con test incrementali su tapis roulant o cicloergometro, analizzando scambi gassosi. È il metodo più preciso.
Con orologi GPS: Garmin e Coros stimano VO₂max combinando velocità, frequenza cardiaca e dati biomeccanici. Meno precisi, ma utili per monitorare la progressione.
Test sul campo: ad esempio il test di Cooper (corsa 12 minuti, distanza percorsa e formula di calcolo).
Consulta anche le tabelle VO₂max per verificare i tuoi valori in base ad età e sesso.
Cos’è la soglia anaerobica ?
La soglia anaerobica è il punto oltre il quale il corpo non riesce più a smaltire il lattato prodotto nei muscoli. Superata questa intensità, il lattato si accumula rapidamente e la prestazione diventa insostenibile. Per un runner allenato la soglia corrisponde a un ritmo che si può mantenere per circa 50–60 minuti. È il passo tipico di una 10K tirata o di un test di un’ora.
Differenza con altre soglie :
Soglia ventilatoria (VT1 e VT2) = la prima indica il punto in cui il respiro diventa più profondo, la seconda coincide con l’aumento rapido della ventilazione, correlata al lattato.
Lattato 4 mmol = valore di riferimento nei test di laboratorio, ma la soglia varia individualmente (alcuni iniziano ad accumulare prima, altri resistono oltre).
Test comuni :
Test Conconi: corsa a velocità crescente con analisi della frequenza cardiaca, utile ma non sempre affidabile.
Test step su tapis roulant: con prelievi di sangue per misurare il lattato a diverse intensità.
Test sul campo: 30’ corsa forte → la FC media degli ultimi 20’ corrisponde circa alla soglia anaerobica.
Per semplificare :
Caratteristica : | VO₂max : | Soglia anaerobica : |
Definizione | Consumo massimo di ossigeno | Punto di accumulo lattato |
Durata sostenibile | 3–8 minuti | 50–60 minuti |
Parametro che misura | Potenza aerobica | Capacità di gestione del ritmo |
Allenamenti tipici | Ripetute brevi, HIIT | Ripetute lunghe, tempo run |
Ruolo in gara | Limite assoluto del motore | Ritmo realmente gestibile a lungo |
Allenamenti per VO₂max :
Per stimolare il VO₂max servono lavori intensi e brevi. L’obiettivo è portare il corpo vicino al limite di consumo di ossigeno.
Esempi pratici :
Ripetute 400 m: 8–10 × 400 m più veloci del ritmo 5K, recupero uguale al tempo di lavoro.
HIIT 30:30: 12–15 minuti alternando 30’’ forte + 30’’ corsa lenta.
Salite brevi: 10–12 sprint di 150 m su pendenza 5–6%, recupero in discesa.
Questi allenamenti alzano il “tetto” della potenza aerobica, ma vanno gestiti con attenzione per non andare incontro a fatica eccessiva.
Allenamenti per soglia anaerobica :
Allenare la soglia significa migliorare la capacità di mantenere un ritmo alto senza cedere.
Esempi pratici :
Ripetute lunghe: 4–5 × 2000 m al ritmo soglia, recupero 3’.
Tempo run: 20–30’ al ritmo soglia con riscaldamento e defaticamento.
Progressivo: partire a ritmo medio e accelerare fino a ritmo soglia negli ultimi 15’.
Questi allenamenti insegnano a gestire il ritmo di gara in mezza maratona e maratona, dove la resistenza muscolare conta più della velocità pura.
Come combinarli in un programma ?
Allenare solo VO₂max rende il motore potente ma poco gestibile. Allenare solo soglia migliora la gestione ma non innalza i limiti. L’approccio migliore è combinarli in cicli progressivi.
Esempio di ciclo 4 settimane :
Settimana : | Martedì (VO₂max) | Giovedì (Soglia) | Domenica (Lungo) |
1 | 10 × 400 m veloci | 20’ tempo run | 14 km lento |
2 | HIIT 30:30 (15’) | 4 × 1500 m soglia | 16 km con ultimi 3 km soglia |
3 | 8 × 500 m veloci | 25’ tempo run | 18 km progressivo |
4 | 12 × 200 m veloci | 5 × 2000 m soglia | 20 km con finale brillante |
Errori comuni dei runner :
Confondere ritmo soglia con medio : il medio è più facile e dura anche 90’. La soglia è più intensa e sostenibile solo per un’ora.
Allenarsi sempre in zona grigia : correre troppo forte nei lenti e troppo piano nei lavori di qualità riduce i miglioramenti.
Pensare che il VO₂max basti da solo : un motore potente non serve se non si sa gestirlo.
Ignorare la soglia in preparazione maratona : correre la maratona significa stare poco sotto soglia per 3–4 ore: se la soglia è bassa, la gara diventa ingestibile.
FAQ
Come faccio a sapere se sto correndo in soglia? In allenamento la soglia si percepisce come un ritmo molto impegnativo ma sostenibile: respiro accelerato ma non incontrollato, impossibile parlare a frasi intere. Con un cardiofrequenzimetro di solito corrisponde al 85–90% della FCmax.
Quanto ci vuole per migliorare il VO₂max? Con allenamenti mirati (ripetute brevi e HIIT) si possono vedere progressi in 6–8 settimane, ma il guadagno tende a stabilizzarsi. Migliorare la soglia è invece un lavoro più lungo, che richiede mesi di continuità.
Quale dei due è più importante per un maratoneta? Entrambi contano, ma in maratona è più decisiva la soglia: correre 42 km significa restare poco sotto quel limite. Un VO₂max elevato aiuta, ma se la soglia è bassa il ritmo di gara diventa ingestibile.
Conclusione
VO₂max e soglia anaerobica sono due facce della stessa medaglia : il primo definisce il potenziale massimo, la seconda la capacità di usarlo in gara. Un programma ben costruito deve lavorare su entrambi con logica progressiva, alternando ripetute brevi e lavori di soglia. Così si diventa runner più completi, capaci di correre forte e a lungo.
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