Corsa in discesa: per correre più forte senza infortuni
- Run Ritual

- 17 lug
- Tempo di lettura: 3 min
La corsa in discesa è una componente spesso trascurata dagli atleti, che però influisce fortemente sulle prestazioni. Soprattutto nelle gare trail e ultra, una buona tecnica in discesa può essere decisiva. Basandomi sulla mia esperienza di coach e sui dati raccolti negli anni, ti propongo un’analisi completa su come migliorare significativamente la tua corsa in discesa.

Biomeccanica avanzata della corsa in discesa
Nella discesa, le forze in gioco sono prevalentemente eccentriche. I muscoli quadricipiti e polpacci lavorano per frenare e stabilizzare il corpo, subendo uno stress molto elevato.
Appoggio del piede: il segreto dell'efficienza
Appoggio avampiede-mediale: riduce il tempo di contatto e lo shock meccanico, consentendo una migliore risposta elastica del tendine d'Achille.
Evitare l’appoggio sul tallone: aumenta le forze frenanti, provocando danni muscolari e articolari e rallentando la corsa.
Posizione del busto e baricentro
Busto inclinato in avanti (circa 5-10°) per favorire l’accelerazione naturale.
Mantenere il baricentro stabile e basso per garantire un equilibrio ottimale e ridurre l'oscillazione verticale.
Pendenza (%) | Cadenza ottimale (spm) | Tipo di appoggio | Inclinazione busto (°) |
0–10 | 170–180 | Medio-piede | 2–4 |
10–25 | 180–190 | Avampiede | 5–8 |
>25 | 190–210 | Avampiede | 8–12 |
Consiglio tecnico: Lavora sulla frequenza di passo con esercizi di skip in discesa moderata per acquisire ritmo e rapidità di appoggio.
Accuratezza e analisi tecnica degli split in discesa
La velocità e i cambi di direzione rendono gli strumenti GPS meno affidabili in discesa. Ho osservato personalmente discrepanze fino al 10-15% rispetto ai tempi reali.
Tecniche di misurazione consigliate:
Usa split manuali su segmenti chiave per monitorare la reale performance.
Verifica i dati GPS con strumenti a elevata frequenza (es. Garmin Epix, Coros Apex Pro) che campionano ogni secondo.
Usa segmenti cronometrati ripetibili per testare tecniche e strategie diverse.
Strumento di misurazione | Accuratezza (%) | Adatto per |
GPS classico | 80–85 | Discese lunghe (>3 km) |
GPS alta frequenza | 90–95 | Discese tecniche (0.5–3 km) |
Cronometraggio manuale | >95 | Segmenti brevi e tecnici (<500 m) |
Definizione tecnica della velocità ottimale in discesa
La velocità ottimale non è sempre la massima possibile, ma è quella che permette controllo, efficienza e riduzione del rischio.
Come trovarla? Ecco la formula pratica:
Testa la discesa incrementando progressivamente la velocità, monitorando l'equilibrio tecnico e la percezione di controllo.
La velocità ottimale è quella più alta in cui mantieni una tecnica impeccabile e costante (appoggio, equilibrio, postura).
Pendenza (%) | Velocità media atleti esperti (min/km) | Livello di rischio |
10 | 4:00–4:30 | Basso |
15–25 | 3:45–4:15 | Moderato |
>25 | 3:30–4:00 | Alto |
Protocollo avanzato per sicurezza e prevenzione infortuni
I principali infortuni in discesa riguardano ginocchia, caviglie e quadricipiti.
Allenamento specifico per la prevenzione:
Squat eccentrico con sovraccarico: 4 serie da 12-15 ripetizioni, per migliorare resistenza eccentrica.
Affondi inversi con salto controllato: sviluppano forza eccentrica e reattività.
Propriocettività avanzata: esercizi su bosu o superfici instabili per migliorare la stabilizzazione articolare.
Esercizio di prevenzione | Serie e ripetizioni | Frequenza ideale |
Squat eccentrico carico | 4×12-15 | 2 volte/settimana |
Affondi inversi reattivi | 4×10 per gamba | 2 volte/settimana |
Stabilizzazione caviglia | 3×60 sec per lato | 2 volte/settimana |
Lezioni tecniche dai tracciati storici
Burnsall è un esempio emblematico per osservare l’evoluzione della tecnica in discesa. L’analisi storica rivela:
Riduzione dei tempi grazie a passaggi da appoggio tallone ad avampiede.
Incremento delle frequenze dei passi (+10-20% negli ultimi 30 anni).
Riduzione drastica degli infortuni gravi.
Periodo storico | Tempo discesa (media atleti élite) | Tecnica predominante |
1970–1980 | 17 min | Tallone, frenata |
2000–2010 | 14 min | Passo intermedio |
2020–oggi | 11 min | Avampiede leggero |
Approfondimenti da ricerche scientifiche recenti
Le pubblicazioni recenti (Journal of Sports Science, 2022; Medicine & Science in Sports, 2023) confermano che l’allenamento mirato eccentrico riduce l’affaticamento muscolare fino al 40%, migliorando le prestazioni e dimezzando il rischio di infortuni.
Mindset competitivo vs ricreativo: strategia mentale in discesa
L'approccio competitivo richiede preparazione psicologica alla velocità e al rischio. L'approccio ricreativo si concentra sul piacere della corsa, minimizzando il rischio.
Competitivo: allenamento mentale su visualizzazione, reattività, gestione della paura.
Ricreativo: attenzione su tecnica, sicurezza e piacere della discesa.
Conclusioni
Cura la tecnica e aumenta gradualmente la velocità solo quando padroneggi pienamente equilibrio e controllo.
Includi esercizi di potenziamento specifici per la discesa ogni settimana.
Monitora i tempi e migliora continuamente l’accuratezza dei tuoi split.




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