Allenamento medio-lungo: gestione e logica degli alti volumi settimanali
- Run Ritual

- 10 ago
- Tempo di lettura: 4 min
Introduzione
Nella programmazione di un atleta di resistenza, l’allenamento medio-lungo è uno degli strumenti più efficaci per costruire una base solida di prestazione. Non è semplicemente un lungo “accorciato” né un medio “allungato”, ma una seduta specifica che coniuga durata importante e intensità controllata, incastrandosi in una settimana ad alto volume per massimizzare l’efficienza aerobica e la resistenza muscolare.
Secondo la prassi consolidata tra allenatori, il medio-lungo è una seduta chiave per:
aumentare la capacità di sostenere ritmi prossimi alla soglia aerobica per periodi prolungati;
migliorare la resistenza specifica senza il recupero lungo richiesto da un vero lungo;
accumulare chilometri di qualità che contribuiscono a formare il volume settimanale target.

Cos’è un allenamento medio-lungo
Per definizione, un medio-lungo si colloca tra il medio e il lungo sia come distanza sia come intensità.
Durata tipica: 70–120 minuti per un atleta evoluto; 60–90 minuti per chi ha meno esperienza.
Intensità: ritmo facile alto o medio controllato, mantenendo margine tecnico fino alla fine.
Funzione primaria: prolungare il tempo di corsa a un’intensità sostenibile, migliorando economia di corsa e resistenza alla fatica.
In un piano ad alto volume (120–160 km settimanali), il medio-lungo rappresenta il ponte tra la corsa facile e le sedute di qualità più impegnative.
Logica dell’alto volume settimanale
L’alto chilometraggio, se costruito con progressione, porta benefici fisiologici consolidati:
Efficienza del sistema aerobico: aumento del numero e della dimensione dei mitocondri, maggiore capacità di ossidare grassi e risparmiare glicogeno.
Capillarizzazione muscolare: più capillari nei muscoli significano miglior apporto di ossigeno e rimozione dei metaboliti.
Rinforzo strutturale: tendini, legamenti e tessuto connettivo si adattano al carico, aumentando la tolleranza meccanica.
Adattamenti cardiaci: aumento del volume sistolico, riduzione della frequenza cardiaca a riposo e a parità di passo.
Un alto volume non è un obiettivo fine a sé stesso, ma un mezzo per creare un “terreno fertile” su cui innestare lavori specifici di qualità.
Come integrare il medio-lungo in un alto volume
1. Frequenza
Nella maggior parte dei programmi, il medio-lungo si esegue una volta a settimana, posizionato lontano dalla seduta più intensa per permettere il recupero. Spesso viene collocato a metà settimana, lasciando spazio al lungo domenicale.
2. Progressione
Aumentare la durata in modo graduale, con incrementi di 5–10 minuti ogni 2–3 settimane.
Alternare settimane di carico con settimane di scarico (riduzione del 15–20% della durata o dell’intensità).
Solo dopo mesi di stabilità si possono inserire segmenti più veloci all’interno.
3. Controllo dell’intensità
Il medio-lungo si corre in zona aerobica alta (circa 75–85% della FCmax) o a ritmo medio controllato. La sensazione deve essere di sforzo sostenuto ma non massimale: si deve poter mantenere la tecnica corretta e una respirazione regolare per tutta la durata.
Strutture possibili di medio-lungo
Classico continuo: 90’ a ritmo medio controllato.
Progressivo: 60’ a ritmo facile + 30’ a ritmo medio, aumentando la spinta nella parte finale.
Con variazioni: 5–6 blocchi da 10’ a ritmo medio alternati a 5’ a ritmo facile, per simulare cambi di ritmo gara.
Esempi di inserimento in settimane ad alto volume
Settimana tipo 130 km
Lun: 12 km facile
Mar: 20 km medio-lungo
Mer: 12 km facile mattina + 8 km facile sera
Gio: 16 km progressivo
Ven: 14 km facile
Sab: 18 km con variazioni di ritmo
Dom: 30 km lungo
Settimana tipo 150 km
Lun: 14 km facile
Mar: 24 km medio-lungo
Mer: 12 km facile mattina + 10 km facile sera
Gio: 20 km medio con tratti in salita
Ven: 14 km facile
Sab: 18 km progressivo
Dom: 38 km lungo collinare
Adattamenti fisiologici specifici del medio-lungo
Cardio-circolatorio: cuore più efficiente nel pompare sangue, riduzione della FC per un dato ritmo.
Muscolare: aumento delle fibre resistenti alla fatica, rinforzo delle strutture di sostegno.
Metabolico: miglior capacità di usare grassi come carburante, risparmiando glicogeno per le fasi finali di gara.
Neuromuscolare: mantenimento della coordinazione tecnica anche dopo un’ora di sforzo, prevenendo il “collasso meccanico”.
Ruolo dell’intensità nel contesto di volume elevato
Con alti volumi settimanali, l’intensità del medio-lungo va calibrata per:
non compromettere il recupero per le altre sedute chiave;
dare stimolo sufficiente per generare adattamento;
allenare il corpo a “correre stanco”, simulando la seconda metà di una gara lunga.
Errori comuni e correzioni
Partire troppo forte: il medio-lungo deve avere una progressione o mantenere un ritmo costante controllato.
Saltare il recupero: in settimane ad alto volume, il giorno dopo un medio-lungo serve un’uscita facile o riposo attivo.
Usare sempre lo stesso percorso: variare tracciati e superfici stimola adattamenti completi.
Trasformarlo in gara: il medio-lungo non è un test, ma un allenamento mirato alla resistenza.
FAQ discorsive
Il medio-lungo è utile solo in preparazione maratona?
No. È fondamentale anche per chi prepara mezze maratone o gare su strada da 10 km: migliora la capacità di mantenere ritmo e tecnica per tutta la gara.
Posso farlo in progressione ogni settimana?
Meglio alternare: un medio-lungo classico continuo e uno progressivo o con variazioni di ritmo, per stimolare adattamenti diversi.
Come capisco se sto andando troppo forte?
Se nelle ultime fasi non riesci a mantenere postura e tecnica corrette, significa che l’intensità è eccessiva per l’obiettivo della seduta.
Tabella di riferimento: durata medio-lungo in funzione del volume settimanale
Volume settimanale | Durata medio-lungo | Intensità consigliata |
100 km | 75–90 min | Aerobica alta |
120 km | 80–100 min | Aerobica alta/medio |
140 km | 90–110 min | Medio controllato |
160 km | 100–120 min | Medio controllato |
Conclusione
Il medio-lungo è una seduta cardine per costruire resistenza e migliorare l’economia di corsa. Inserito con logica in settimane ad alto volume, permette di sviluppare capacità aerobica, resistenza muscolare e stabilità tecnica sotto fatica.
Come dimostra la prassi degli allenatori, il segreto non è solo accumulare chilometri, ma saperli distribuire e correre nel modo giusto. Ripetuto con costanza, il medio-lungo trasforma la resistenza in prestazione, creando la base per affrontare con successo qualsiasi distanza di endurance.




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