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Run Ritual

Running e dieta OMAD: benefici, rischi e applicazioni pratiche per il runner evoluto

Running e dieta OMAD

La dieta OMAD (One Meal A Day), ovvero un solo pasto al giorno, è una forma estrema di digiuno intermittente che sta guadagnando popolarità anche tra alcuni runner. Diversi runner mi riportano esperienze contrastanti: chi ne esalta la leggerezza e la stabilità energetica, e chi invece racconta cali di rendimento, difficoltà di recupero e problemi di concentrazione. Questa guida tecnica analizza il rapporto tra corsa e OMAD, valutando benefici, limiti e modalità di applicazione per un runner evoluto.


Cos’è la dieta OMAD

  • Consiste nell’assumere tutte le calorie giornaliere in un’unica finestra di 1–2 ore.

  • Il resto della giornata (22–23 ore) è in digiuno completo da cibi calorici, consentendo solo acqua, tè o caffè senza zuccheri.

  • L’apporto calorico deve comunque coprire il fabbisogno giornaliero, anche se concentrato.


Perché alcuni runner scelgono OMAD

  • Semplificazione: un solo pasto elimina la gestione dei pasti durante la giornata.

  • Controllo del peso: facile mantenere deficit calorico se necessario.

  • Sensazione di leggerezza: correre a stomaco vuoto può ridurre fastidi gastrointestinali.

  • Benefici percepiti di concentrazione e focus mentale durante il digiuno.


Impatti fisiologici dell’OMAD nel running

Aspetti positivi potenziali

  • Flessibilità metabolica: il corpo diventa più efficiente nell’uso dei grassi come carburante.

  • Riduzione dei picchi glicemici: minori fluttuazioni di energia e umore.

  • Allenamento in stato di glicogeno basso: utile per stimolare adattamenti aerobici.


Rischi e limiti

  • Scarsa disponibilità di glicogeno per allenamenti ad alta intensità.

  • Difficoltà a raggiungere fabbisogno calorico e proteico in un solo pasto.

  • Rallentamento del recupero post-allenamento per ritardo nell’apporto di nutrienti.

  • Stress ormonale: rischio di alterazioni su cortisolo e ormoni tiroidei se protratto a lungo.


OMAD e tipologia di allenamento


Allenamenti leggeri e a bassa intensità

  • Possono essere ben tollerati in stato di digiuno, soprattutto da atleti abituati.

  • Utile per lavori di fondo lento o camminata veloce.

Allenamenti intensi o lunghi

  • Richiedono disponibilità di glicogeno: più rischioso affrontarli senza apporto calorico pre-allenamento.

  • Possibile strategia: posizionare l’allenamento vicino al pasto OMAD per facilitare recupero.

Periodi di carico

  • OMAD è meno indicata in fasi con volumi o intensità elevate, a causa del maggiore fabbisogno energetico.


Strategia di applicazione per runner evoluto


1. Adattamento graduale

  • Iniziare con digiuno intermittente 16:8 o 18:6.

  • Passare a OMAD solo dopo alcune settimane di adattamento metabolico.


2. Pianificazione del pasto

  • Alta densità nutrizionale: proteine di qualità (1,6–2 g/kg), carboidrati complessi, grassi sani, micronutrienti.

  • Includere frutta, verdura e fonti di elettroliti naturali.

  • Evitare eccesso di cibi ultra-processati per “fare numero” di calorie.


3. Timing allenamenti

  • Per sessioni intense, programmare l’allenamento 1–2 ore dopo il pasto.

  • Per lavori aerobici leggeri, possibile allenarsi a digiuno e mangiare successivamente.


4. Monitoraggio

  • Tenere traccia di prestazioni, recupero, qualità del sonno, peso e composizione corporea.

  • Prestare attenzione a segni di sovrallenamento o deficit energetico cronico.


Errori comuni nell’OMAD per runner

  • Usare OMAD in periodi di allenamento ad alto volume senza adattamenti.

  • Mangiare pasti squilibrati (es. troppo proteine, pochi carboidrati).

  • Ignorare la necessità di idratazione costante durante la giornata.

  • Non ascoltare segnali di calo energetico o irritabilità.


Esempio di giornata tipo con OMAD e corsa

Orario

Attività

07:00

Corsa lenta 45 min a digiuno

08:00–19:00

Digiuno (acqua, tè, caffè)

19:00

Pasto OMAD: riso integrale, salmone, verdure, avocado, frutta

20:00

Passeggiata leggera per digestione

22:30

Sonno


Conclusione

La dieta OMAD può essere una strategia interessante per runner con obiettivi specifici di composizione corporea o semplificazione alimentare, ma non è adatta a tutti e richiede adattamento graduale, pianificazione nutrizionale e monitoraggio costante. Il runner evoluto valuta con attenzione il contesto di allenamento e la fase della stagione prima di adottarla, integrandola in modo intelligente per non compromettere performance e recupero.

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