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Ritenzione idrica e corsa: come riconoscerla e combatterla per migliorare le prestazioni

Ritenzione idrica e corsa: come riconoscerla e combatterla per migliorare le prestazioni

La ritenzione idrica nei runner: un problema sottovalutato

La ritenzione idrica è una condizione in cui il corpo trattiene eccessivamente liquidi nei tessuti, causando gonfiore e sensazione di pesantezza. Per i runner, questo può tradursi in una riduzione della performance, un recupero più lento e un maggiore rischio di infortuni. Nonostante sia spesso associata a fattori ormonali o dietetici, la ritenzione idrica può colpire anche chi si allena regolarmente, specialmente in periodi di intenso carico di lavoro o a seguito di gare lunghe.


Cause della ritenzione idrica nei runner

Per i runner, le cause della ritenzione idrica possono essere molteplici. Alcuni fattori chiave includono:

  • Allenamenti intensi e infiammazione: L’accumulo di liquidi può derivare da uno stress eccessivo sulle fibre muscolari, che trattengono acqua per favorire il recupero.

  • Sbilanciamento elettrolitico: Un rapporto scorretto tra sodio, potassio e magnesio può compromettere la corretta regolazione dei liquidi.

  • Alimentazione ricca di sodio e carboidrati: Un eccesso di sale o un consumo elevato di carboidrati senza un adeguato bilanciamento può favorire la ritenzione idrica.

  • Disidratazione paradossale: Non bere abbastanza porta il corpo a trattenere più liquidi per compensare la mancanza di idratazione.

  • Problemi circolatori: Una cattiva circolazione nelle gambe, dovuta a un allenamento eccessivo o a una posizione sedentaria prolungata, può peggiorare la ritenzione.

  • Ormoni e ciclo mestruale: Nelle runner donne, le fluttuazioni ormonali possono incidere notevolmente sulla ritenzione idrica.



Come riconoscere la ritenzione idrica: segnali da non sottovalutare

I runner dovrebbero prestare attenzione a questi segnali:

  • Gonfiore alle gambe e alle caviglie, soprattutto dopo lunghi allenamenti o viaggi prolungati.

  • Sensazione di pesantezza e rigidità muscolare, che non migliora con il riscaldamento.

  • Fluttuazioni di peso inspiegabili, con aumenti improvvisi di 1-2 kg senza variazioni nella dieta.

  • Segni visibili di edema, come la pressione della calza che lascia un’impronta sulla pelle.


Strategie per ridurre la ritenzione idrica nei runner

1. Ottimizzare l’idratazione

L’errore più comune è bere troppo poco o troppo tutto insieme. La strategia ideale è:

  • Assumere 30-40 ml di acqua per kg di peso corporeo al giorno.

  • Integrare elettroliti naturali (sodio, potassio e magnesio) per migliorare l’equilibrio idrico.

  • Evitare bevande zuccherate o troppo ricche di sodio.

  • Ridurre il sale e preferire alimenti freschi e naturali.

  • Aumentare il consumo di cibi drenanti come asparagi, sedano, cetrioli e agrumi.

  • Integrare proteine magre e grassi sani, utili per la funzione linfatica.

  • Mantenere un bilancio corretto tra carboidrati e proteine, per evitare squilibri insulinici.

3. Integrare il recupero attivo e il massaggio

  • Camminare o fare stretching leggero dopo la corsa per favorire il drenaggio linfatico.

  • Massaggi drenanti post-allenamento, con tecniche mirate a ridurre il gonfiore.

  • Docce fredde o alternanza caldo-freddo per stimolare la circolazione.

4. Sfruttare il potere delle calze a compressione

Le calze compressive aiutano a migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, riducendo la ritenzione idrica nelle gambe. Possono essere utili dopo lunghi allenamenti o durante i viaggi per prevenire il gonfiore.

Se la ritenzione idrica diventa un problema costante, potrebbe essere il segnale che il corpo sta accumulando stress e infiammazione. Alternare giorni di allenamento intenso a sessioni di recupero attivo aiuta a ridurre il sovraccarico.


Quando preoccuparsi? Differenza tra ritenzione idrica e problemi più gravi

Se il gonfiore persiste anche dopo giorni di riposo o è accompagnato da dolore intenso, potrebbe trattarsi di una condizione più seria, come insufficienza venosa o linfatica. In questi casi, consultare un medico è fondamentale.


Conclusione: un approccio equilibrato per evitare la ritenzione idrica

Per un runner, gestire la ritenzione idrica significa ottimizzare la nutrizione, l’idratazione e il recupero. Con strategie mirate, è possibile ridurre il gonfiore e migliorare la leggerezza delle gambe, mantenendo le prestazioni ottimali.


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