Gel energetici durante la corsa: quando e come usarli
- Run Ritual
- 8 lug
- Tempo di lettura: 4 min
Quando lavoro con atleti che stanno preparando una gara di 10 km, mezza maratona o oltre, la domanda arriva sempre: “Ma i gel servono davvero?” E la risposta, per quanto semplice, richiede sempre una premessa: dipende da come li usi.I gel energetici non sono una scorciatoia per andare più forte, ma uno strumento fondamentale per evitare di andare a vuoto quando conta. Usarli bene può salvare la seconda metà di gara. Usarli male, o ignorarli, può compromettere settimane di allenamento.In questo articolo ti spiego come usare i gel durante la corsa, in base al tipo di atleta, alla distanza e all’obiettivo, con tabelle e indicazioni precise per evitare errori classici.

Perché i gel energetici servono durante la corsa
Correre per oltre un’ora comporta un progressivo consumo del glicogeno muscolare e epatico, cioè la scorta di zuccheri pronti all’uso.Superata una certa soglia — che varia tra i 60 e i 90 minuti in base all’intensità, il corpo inizia a rallentare.Non per debolezza mentale, ma per mancanza di carburante. Il gel serve a questo: reintegrare zuccheri in forma concentrata e facilmente assimilabile, per evitare il calo drastico che molti chiamano “muro” o “bonk”.
Non devi aspettare di sentirti stanco per prenderlo.Lo devi anticipare.E più sei allenato, più il corpo lavora in economia, ma questo non significa che possa fare a meno del supporto esterno.Soprattutto se stai correndo a ritmo gara.
Ogni quanto prendere un gel: non troppo tardi, non troppo tardi
La finestra ottimale di assunzione è ogni 30–45 minuti, dopo i primi 40’ di corsa.Se cominci a reintegrare solo dopo un’ora e mezza, stai già rattoppando un deficit.Il primo gel va preso prima del calo fisiologico, non quando la gamba inizia a pesare.
Ad esempio:
In una mezza maratona corsa in 1h50’, il primo gel deve arrivare intorno al km 8–9
Il secondo intorno al km 15–16
Questo non vale solo in gara: anche nei lunghi di allenamento il timing va provato e rispettato, per abituare stomaco, intestino e risposta neuromuscolare.
Frequenza consigliata di assunzione
Durata corsa | Gel consigliati | Quando prenderli |
60’–75’ | 1 gel | Al 45’ |
1h30’–2h00’ | 2 gel | Al 40’ e all’1h20’ |
>2h10’ | 3 gel | Al 40’, 1h20’, 1h50’ |
I gel non servono solo dopo 90 minuti: servono prima
È un errore pensare che i gel siano utili solo oltre i 90 minuti.Quel numero è un riferimento fisiologico, ma non significa che prima non servano.
Nelle uscite tra 70 e 90 minuti, soprattutto se corse a ritmo medio o gara, l’assunzione di un gel a metà corsa migliora l’efficienza percepita, mantiene costante la frequenza cardiaca e riduce il degrado tecnico (cadenza, postura, appoggio).
Se il tuo corpo si svuota anche solo del 30% delle scorte di glicogeno, la corsa diventa più costosa a ogni chilometro. E questo si traduce in una fatica sproporzionata sul finale.
Integrazione dei carboidrati durante la corsa: quanto conta davvero
L’assunzione di carboidrati durante sforzo prolungato ha effetti multipli:
Riduce il consumo del glicogeno muscolare
Stabilizza la glicemia
Rallenta la percezione di fatica
Migliora la coordinazione neuro-muscolare (passo, postura, cadenza)
A livello di dosaggio, l’ideale è tra 30 e 60 grammi di CHO all’ora per un amatore.Oltre i 90’, se vuoi essere preciso, devi fare i conti:
1 gel = 20–25g carboidrati
2 gel/h = 40–50g = zona ottimale
Questo vale soprattutto per chi lavora in zona soglia o in gara.Correre a vuoto dopo 1h20’ è un errore strategico, non un problema di forma.
Evitare il crollo con i gel: come si fa davvero
Il “crollo” non è solo fame.È una cascata fisiologica: calo di glicemia, perdita di coordinazione, iperventilazione compensatoria, gambe molli e testa che si spegne.Quando succede, il gel serve a poco.Per evitarlo, devi lavorare in prevenzione.
Durante allenamenti lunghi o progressivi, se assumi un gel prima della fase impegnativa, puoi mantenere:
FC più stabile
postura più alta
gesto tecnico più pulito
La differenza si vede spesso dal km 14 in avanti: chi ha integrato, chiude. Chi non ha integrato, sopravvive.
I gel si provano in allenamento, non si improvvisano in gara
Mai testare un gel nuovo in gara.Serve abituare il corpo sia a livello gastrointestinale che neuromuscolare.Se il sapore non ti piace, se la consistenza ti blocca la deglutizione, se il contenuto è troppo ricco, non lo scopri in gara.
In allenamento ti consiglio:
1 gel al 45’ durante un lungo da 90’
oppure 2 gel durante un medio da 1h40’ (al 40’ e all’80’)
Solo se il corpo tollera bene, puoi poi strutturare il piano di gara vero e proprio.
Variabili da testare in allenamento
Variabile | Cosa osservare |
Digestione | Fastidio addominale, reflusso, nausea |
Tolleranza gusto | Rifiuto del sapore dopo 1h |
Assorbimento | Energia percepita nei 10’ dopo l’assunzione |
Risposta motoria | Cadenza, postura, lucidità post-gel |
Strategia gel in mezza maratona: la mia raccomandazione
Se corri una mezza tra 1h35’ e 2h10’, il piano base è:
Primo gel tra km 7–8
Secondo tra km 14–16
Eventuale terzo solo se previsto e provato in allenamento
Assumi sempre con acqua. Almeno 100 ml, meglio se 150.Mai con sali concentrati o bevande zuccherine.Il gel è un carburante. Il liquido serve a renderlo disponibile.Senza acqua, il gel rimane lì. E spesso crea solo disagio.
Principianti e runner esperti: due strategie diverse
Un principiante ha bisogno di imparare prima la corsa continua, poi la gestione dei rifornimenti.Per chi è alle prime gare da 10–15 km, meglio iniziare con:
un solo gel oltre i 60’
acqua semplice
e nessuna sperimentazione nei giorni caldi
Per chi corre da mesi e sta preparando una mezza, invece, la strategia deve diventare parte dell’allenamento stesso.Ogni lungo sopra 1h30’ deve includere almeno una prova gel, con timing, acqua e monitoraggio delle sensazioni.
Non basta sapere “quando prenderlo”.Serve capire se dopo 10’ il corpo cambia. E solo chi lo allena in allenamento, lo sa in gara.
Conclusione
I gel energetici durante la corsa non sono un dettaglio secondario: sono un’arma strategica per proteggere la seconda metà della tua prestazione.Che tu corra una mezza o un lungo di preparazione, se impari a gestirli con precisione, i gel ti permettono di:
mantenere il ritmo,
conservare la lucidità,
e arrivare al traguardo senza crollo tecnico né energetico.
Chi li sottovaluta, spesso si trova a spiegare una gara andata male con frasi tipo “ero partito bene, ma poi ho avuto un calo”.Chi li usa con metodo, invece, costruisce performance stabili, regolari, e corre gli ultimi 5 km con lo stesso passo del primo chilometro.
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