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Run Ritual

Competizione o allenamento? Come scegliere il momento giusto per gareggiare

Ogni runner, dal principiante motivato all’atleta evoluto, si trova ciclicamente davanti a una scelta: partecipare a una gara oppure concentrarsi su un periodo di allenamento continuativo. Per alcuni runner, gareggiare è il modo migliore per misurare i progressi; per altri, troppe competizioni rischiano di compromettere la preparazione a lungo termine. La verità, come sempre, sta nell’equilibrio e nella capacità di integrare le gare nel proprio percorso di crescita, senza farsi travolgere dall’entusiasmo del pettorale.

Competizione o allenamento?

Perché la scelta è strategica

Scegliere se e quando gareggiare non è solo una questione di calendario: è una decisione che influisce su carico di lavoro, recupero, motivazione e progressione atletica.Gare e allenamenti sono due facce della stessa medaglia:

  • La competizione è stress fisico e mentale intenso, capace di stimolare adattamenti e fornire feedback reali.

  • L’allenamento continuativo è la base su cui costruire resistenza, forza e velocità senza interruzioni.

La gestione ottimale dipende da fattori come livello di esperienza, obiettivi stagionali, stato di forma e necessità di recupero.


I vantaggi della competizione

1. Stimolo ad alte intensità

In gara si spinge quasi sempre più forte rispetto a un allenamento, anche in lavori specifici. Questo stimolo ad alta intensità è difficilmente replicabile in allenamento, soprattutto dal punto di vista mentale.

2. Feedback reale

Il cronometro e il confronto diretto con altri runner forniscono indicazioni oggettive sulla condizione attuale, utili per valutare il lavoro svolto.

3. Allenamento della gestione gara

Partecipare a eventi minori prima di un obiettivo principale permette di testare:

4. Motivazione e varietà

Le gare spezzano la routine, aiutano a mantenere alta la motivazione e offrono esperienze diverse.


I rischi di gareggiare troppo spesso

1. Recupero insufficiente

Una gara intensa richiede giorni (o settimane, se lunga) di recupero. Gare troppo ravvicinate riducono il tempo per allenamenti di qualità.

2. Carico cumulativo

L’accumulo di fatica senza blocchi di recupero aumenta il rischio di infortuni e overtraining.

3. Perdita di continuità

Saltare sedute chiave per riposare prima o dopo una gara può rallentare i progressi, soprattutto in fasi di costruzione.


Quando usare la gara come allenamento

In alcune fasi, gareggiare può sostituire o integrare un allenamento specifico.

Esempi:

La chiave è gestire l’intensità e non farsi trascinare troppo dall’adrenalina.


Fattori da considerare nella scelta

1. Obiettivo principale

Se si sta preparando una gara target, le altre competizioni devono essere funzionali a quell’obiettivo.

2. Stato di forma

  • Buona condizione: si può inserire una gara per sfruttare il picco di forma.

  • Fase di costruzione: meglio privilegiare allenamenti lunghi e progressivi.

3. Tempo di recupero disponibile

Più la gara è lunga e intensa, più tempo servirà per recuperare. In periodi con poco margine, meglio limitare eventi stressanti.


Linee guida generali

Tipo gara

Frequenza consigliata

Uso

5–10 km

Ogni 2–3 settimane

Test velocità, seduta qualità

Mezza maratona

Ogni 4–6 settimane

Lungo controllato o test ritmo gara

Maratona

2–3 all’anno

Gara obiettivo

Ultra/trail lunghi

1–2 all’anno

Gara obiettivo, test materiali


Come integrare le gare nel piano annuale

Periodizzazione

  1. Periodo di costruzione: gare brevi e poco frequenti, usate come sedute di qualità.

  2. Periodo specifico: inserire gare di distanza intermedia per testare ritmo e strategie.

  3. Periodo di picco: una o due gare target.

  4. Recupero post-stagione: solo eventi ludici o non competitivi.


Errori comuni

  • Gareggiare ogni settimana senza obiettivi chiari.

  • Non adattare il carico di allenamento intorno alle gare.

  • Usare ogni gara come massimo sforzo, anche quando dovrebbe essere allenante.

  • Sottovalutare l’impatto mentale delle competizioni frequenti.


Esempio di integrazione gare in una stagione maratona

Settimana

Attività

1–8

Costruzione base: allenamenti regolari, 1–2 gare corte facoltative

9–12

Periodo specifico: 1 gara di 10 km, 1 mezza maratona test

13–15

Intensificazione: lavori specifici, no gare lunghe

16

Maratona obiettivo

17–20

Recupero e transizione

Consigli pratici per decidere

  • Chiedersi: questa gara aiuta il mio obiettivo principale o lo ostacola?

  • Valutare la logistica e l’impatto sulla settimana di allenamento.

  • Essere onesti sulle proprie capacità di recupero.

  • Programmare pause strategiche nel calendario.


Conclusione

Competizione e allenamento non sono in contrapposizione: sono strumenti complementari per crescere come runner. Il segreto sta nel dosare le gare, usarle come test o stimolo e non come sostituto costante dell’allenamento. Il runner evoluto costruisce il proprio calendario in funzione degli obiettivi principali, sapendo quando vale la pena indossare un pettorale e quando invece è meglio restare in pista o sul sentiero ad allenarsi. Corri con Runritual

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