Attrezzatura running gara e allenamento: tutto il necessario
- Run Ritual

- 15 lug
- Tempo di lettura: 4 min
Correre bene significa curare ogni dettaglio, non solo ritmo o distanza. Anche la migliore preparazione può risentire di una scelta sbagliata di attrezzatura. In gara e in allenamento, ogni capo e accessorio deve lavorare dietro le quinte, lasciandoti concentrato solo sulla performance. Ecco come:

Scarpe da gara vs da allenamento
Allenamento = stabilità e resistenza; gara = leggerezza e risposta. Se usi sempre le stesse scarpe per tutto, rischi di non esprimere il tuo potenziale o, peggio, di causarti infortuni.
Confronto tecnico
Caratteristica | Scarpa da gara | Scarpa da allenamento |
Peso | 180–230 g | 250–300 g |
Drop | 6–8 mm | 8–12 mm |
Reattività | Molto alta (piastra/super foam) | Media |
Stabilità | Media-bassa | Alta |
Durata consigliata | Max 200 km | 600–800 km |
Uso preferibile | Solo gara o test ritmo sostenuto | Allenamenti quotidiani e lunghi |
Approfondimento tecnico:
Le scarpe da gara stimolano il legamento cross-body e richiedono intenso reclutamento neuromuscolare. In allenamento, se le usi sempre, stanchi the tendini e la fascia plantare.
La stabilità è una forma di prevenzione da stress ripetuti—molto utili nelle sessioni lunghe o su terreni variabili.
La leggerezza in gara aiuta, ma solo se il tuo gesto è già efficiente: in caso contrario, diventa un boomerang.
Esempio pratico:Se in allenamento senti qualche fastidio al ginocchio, cambia la scarpa, non il ritmo. In gara, se non sei sicuro al 100 % del terreno (specialmente se bagnato), usa una scarpa “gialla” da gara, non una super leggera.
Calze tecniche: difesa invisibile
Spesso sottovalutate, le calze sono fondamentali per il comfort e la prevenzione delle vesciche.
Materiali: preferisci Dryarn, Drytex o mix ultraleggeri. Evita cotone che trattiene umidità.
Cuciture interne: devono essere esterne o assenti, specialmente su punta e tallone.
Compressività: un leggero effetto Ccl (15–20 mmHg) è utile in allenamento; in gara propendi per calze a taglio basso ma aderente.
Trucchi utili: un velo di lubrificante sui talloni e sulle dita riduce il rischio vesciche in condizioni climatiche estreme.
Esempio pratico: In una 10K usavo una calza compressiva più spessa. Al 9km, bloccaggio e fastidio—ho capito che per gare lunghe servono calze leggere, e per allenamenti invece quelle più protettive.
Maglie tecniche e tasche integrate: comfort o ostacolo?
Utili per gel o telefono, ma solo se usate consapevolmente.
Tasche posteriori rigide possono inclinare la schiena se sovraccaricate.
Intrecci e cuciture devono seguire le linee del corpo, non pressarle.
In una mezza o maratona, accumulare peso asimmetrico (gel, chiavi etc.) crea uno squilibrio percepibile già dopo 10 km. Lascia in gara il telefono per dopo, porta solo gel testati.
Running belt e fissaggio pettorale
Mai spille da balia: rompono tessuto e generano punti caldi.
Scegli cinture elastiche con ganci morbidi e regolabili.
Sezione elastica a doppio strato sulle ossa iliache evita la pressione sui reni.
Prova sempre in allenamento: belt troppo rigide o strette ostacolano il respiro e alterano la postura del busto.
Esempio pratico:Usavo una belt da gara senza provare in allenamento: dopo 5 km la cintura era stretta, il respiro si faceva corto e la schiena si irrigidiva. Ce ne accorgi solo in corsa.
Gilet idrico vs borraccia
Confronto tecnico
Caratteristica | Gilet idrico | Borraccia a mano/cintura |
Capacità liquidi | 1–2 L | 250–500 ml |
Distribuzione peso | Equamente su spalle e torace | Localizzata su mano o zona lombare |
Influenza postura | Richiede adattamento muscolare | Minima se ben bilanciata |
Uso ideale | Trail > 90’; gare senza ristori | Strada urbana, gare < 1h30 |
Rischi | Attrito cutaneo, calore lombare | Fastidio alla mano o slittamento della cintura |
Approfondimento tecnico:
Il gilet inizia a essere efficace sopra 15 km se portato regolarmente. La postura però può diventare più protesa in avanti, specie su salite.
La borraccia richiede equilibrio: mano e cintura, se non ergonomiche, causano scatti o asimmetrie nel passo.
Occhiali, visiere, protezione solare
Proteggono, sì, ma solo se usi il design giusto.
Occhiali aerodinamici, ventilati, con lenti fotocromatiche, offrono protezione e leggerezza.
Visiera leggera con imbottitura traspirante protegge gli occhi e attenua la sensazione di calore.
In gare >30 °C, è vietato ignorarli: rallentano la risposta visiva e provocano affaticamento cervicale, impedendo la giusta ossigenazione durante la spinta.
Luci frontali per uscite serali
Scegli modelli LED da 150–200 lumen, fascia elastica regolabile, fascio luminoso ampio e stabile
La luce non deve muoversi né passare sul braccio.
Fiato e postura vanno mantenuti: una frontale pesante o mal equilibrata altera la lunghezza del passo e la postura cervicale.
Zaini per allenamenti >2h
Zaini tra 2 e 5 L richiedono test: spallacci, stabilità, traspirabilità.
Schienale strutturato ma ventilato evita bolle di fusione.
Bretelle attente a segni su spalle e sotto ascelle.
Carico massimale consigliato: 500 g massimo, snack compresi.
GPS da polso
Dettagli tecnici essenziali
Peso: massimo 60 g.
Display: antiriflesso, testo grande, contrasto automatico.
Autonomia: valuta l’uso reale, più precisione = maggiore consumo.
Comfort: cinturino morbido, intercambiabile, nessuna irritazione da sudore.
Manutenzione attrezzatura
Pratiche essenziali
Oggetto | Cosa fare |
Scarpe da running | Asciugare lontano dal sole, togliere soletta, ruotare 2–3 paia |
Calze tecniche | Lavaggio a 30 °C, no ammorbidente, asciugatura all’ombra |
Maglie tecniche | Lavaggio delicato, evitare temperature alte, piegare senza stressare tessuti |
GPS da polso | Caricare sotto il 20 %, spegnere se non usato per > 7 giorni, conservar al riparo |
Perché è importante:Un foam asciugato male diventa instabile: è spesso la silenziosa causa di tendiniti. Tessuti rovinati da ammorbidenti o gps sempre attivo causano stress secondari.
Biomeccanica e accessori
Ogni accessorio deve integrarsi con il gesto, non alterarlo. Se senti contrazione alle spalle o cambio frequenza, inizia a pensare a cosa stai indossando.
Discussione tecnica:
Pettorale basso = torsione del busto fino ai lombari.
Zaino non bilanciato = alterazione della cadenza.
Cuffia mal calibrata = trazione cervicale.
Clima e altitudine
La scelta degli strati è tecnica, non estetica:
30 °C: tessuti traforati, visiera, calze leggere.
<10 °C: strato base sintetico leggero + fascia e guanti.
Alta quota = traspirazione massimale + anti-vento.
Accoppiamenti strategici
Occhiali ventilati + visiera = stabilità termica e visiva.
Cintura elastica + pantaloncini compressivi = zero rischi di scivolamento.
Calze compressive + zaino leggero = sinergia perfetta per corsa in trail.
Minimalismo funzionale
Gara = precisione assoluta*
Non portare zaini se ci sono ristori ogni 5 km.
Un gel ogni 10 km: non sparare più del necessario.
Non usare accessori non testati su ritmi gara.
Conclusione
L’attrezzatura deve essere invisibile: ogni dettaglio tecnico ti permette di esprimere efficienza, senza ostacoli. Se curi questi aspetti con sistematicità, in gara sentirai la differenza, sia in termini di tempo che di benessere. Prepara tutto oggi, corri libero domani.




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