
Quando si parla di migliorare la velocità e la resistenza nella corsa, le ripetute e variazioni di ritmo giocano un ruolo cruciale. Non si tratta solo di correre più forte, ma di insegnare al corpo a gestire meglio lo sforzo e l’accumulo di fatica. Che tu stia preparando una gara sui 10 km, una mezza maratona o una maratona, inserire questi allenamenti può fare la differenza.
Perché fare ripetute e variazioni di ritmo?
Le ripetute e variazioni di ritmo sono segmenti di corsa eseguiti a un’intensità superiore rispetto al ritmo gara, intervallati da periodi di recupero. Le variazioni di ritmo, invece, consistono nell’alternare diverse velocità all’interno dello stesso allenamento, senza pause complete. Questi metodi permettono di:
aumentare la capacità aerobica e anaerobica
migliorare la gestione dell’acido lattico
rendere più efficiente la falcata e la cadenza
abituare il corpo ai cambi di ritmo tipici delle competizioni
Tipologie di ripetute
Esistono diversi tipi di ripetute, ciascuno con un obiettivo specifico:
ripetute brevi (200-400 metri): perfette per sviluppare la velocità pura e migliorare la reattività muscolare
ripetute medie (800-1600 metri): ideali per migliorare la resistenza alla velocità
ripetute lunghe (2000-5000 metri): fondamentali per allenare il ritmo gara e la capacità di mantenere un passo costante su lunghe distanze
Le variazioni di ritmo possono essere strutturate in modo libero (fartlek) o controllato (ad esempio 3 minuti forte, 2 minuti piano).
Ritmo e recupero: le regole chiave
Per ottenere il massimo beneficio dalle ripetute, è essenziale eseguire ogni frazione al ritmo corretto. Un errore comune è partire troppo forte, rischiando di accumulare troppa fatica e perdere qualità nelle ultime ripetizioni. Per determinare il ritmo ideale, puoi:
usare un calcolatore di allenamento basato sui tuoi recenti tempi gara
monitorare la frequenza cardiaca per restare in zona target
seguire il modello VDOT per ritmi personalizzati
Il recupero varia in base alla lunghezza dell’intervallo:
ripetute brevi → recupero attivo di 1:1 (ad esempio, 400 metri veloci seguiti da 400 metri lenti)
ripetute medie → recupero pari a circa il 50-75% della durata dello sforzo
ripetute lunghe → recupero attivo tra 2 e 4 minuti

Come integrare le ripetute nel tuo allenamento
Un errore comune è inserire troppe sessioni di ripetute senza bilanciare il carico di lavoro. Il consiglio è:
eseguire 1 o 2 sessioni a settimana, alternate a uscite di corsa lenta o fondo medio
evitare di fare ripetute intense il giorno dopo un lungo impegnativo
personalizzare la progressione aumentando gradualmente il volume totale
Il segreto per farle al meglio
Correre ripetute non significa semplicemente spingere al massimo, ma imparare a gestire lo sforzo. Una strategia efficace è chiudere le ultime ripetizioni leggermente più veloci delle prime, per migliorare la capacità di finire forte in gara.
Inoltre, l’attenzione alla tecnica di corsa è fondamentale: mantieni una postura rilassata, evita tensioni inutili e sfrutta la spinta dei piedi per massimizzare l’efficienza del passo.
Conclusioni
Le ripetute e variazioni di ritmo sono strumenti essenziali per ogni runner che desidera migliorare velocità e resistenza. Pianificare correttamente questi allenamenti può portare a progressi tangibili, sia in termini di prestazioni che di capacità di gestire la fatica. Se vuoi un piano personalizzato basato sulle tue esigenze, affidati a Running Coach Online di Runritual e trasforma ogni allenamento in un passo avanti verso i tuoi obiettivi.
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