Mental coach corsa: 4 blocchi mentali, 1 metodo
- Run Ritual
- 1 giu
- Tempo di lettura: 4 min
Sono un coach running. Disegno tabelle, accompagno in gara, seguo chi vuole migliorare nella corsa. Ma da anni ormai so che una tabella ben fatta non basta.Perché a un certo punto, nella vita di un runner, le gambe smettono di essere il problema. È la testa che si blocca.
Ed è lì che il mio lavoro cambia. Divento qualcosa di più: un coach mental, una figura che interviene nei momenti in cui l’atleta non ha bisogno solo di correre di più, ma di ritrovare un senso nel gesto che fa ogni giorno.Questo è il cuore del mental coaching.

La corsa in crisi: quando il blocco è mentale
Ci sono momenti in cui la corsa, invece di liberarti, ti chiude.Hai le scarpe pronte, l’orologio carico, la tabella in mano… ma non riesci a uscire. Oppure lo fai, ma ogni passo ti pesa come se fossi fuori posto nel tuo stesso corpo.
Quello che vedo nel mio lavoro è questo:
runner che si allenano bene, ma in gara si spengono
atleti che alternano settimane perfette a blocchi totali
persone che si giudicano per ogni ripetuta “non riuscita”
Non si tratta solo di motivazione. In molti casi serve l’aiuto di un mental coach sportivo che sappia riorganizzare il sistema mente-gesto-identità.
I segnali della crisi mentale
Segnale | Significato profondo |
Evitamento | ansia anticipatoria |
Rabbia post-allenamento | eccessiva autocritica |
Blocchi ripetuti | perdita di senso |
Confronto ossessivo | instabilità identitaria |
Fatica costante | stress mentale, non fisico |
Il mental coaching non ti spinge a correre di più. Ti aiuta a capire perché ti sei fermato.
Cosa dicono i runner
Ne parlo tutti i giorni con molti dei miei runner e tanti mi dicono che dopo il lavoro “non hanno più testa”, o che “la tabella ormai è una tortura”.C’è chi dice di aver paura della gara, chi smette dopo una separazione, chi ha subito un infortunio e non riesce più a tornare.
Per questo oggi il ruolo del mental coach non è più un lusso da professionisti, ma un’opportunità per chiunque voglia riconnettersi alla corsa con lucidità.
Il mio metodo da mental coach nella corsa
Se ti stai chiedendo cosa fa un mental coach, o cosa vuol dire coach nel mio ambito, ecco una sintesi chiara del mio approccio.
1. Analisi del blocco
Identifico il tipo di ostacolo mentale tramite ascolto attivo, diario e osservazione linguistica.
Tipo di blocco | Segnali ricorrenti |
Ansia da prestazione | crisi in gara, evitamento |
Perfezionismo | blocchi dopo errori minimi |
Trauma emotivo | abbandono improvviso |
Infortunio pregresso | evitamento gesto tecnico |
2. Ricostruzione dell’identità atletica
Molti si definiscono solo attraverso il cronometro.Io aiuto l’atleta a distinguere chi è da quanto corre, proprio come insegna anche il life coach significato: lavorare sulla persona prima che sulla prestazione.
Tecniche pratiche di mental coaching
Obiettivo | Tecnica usata | Applicazione |
Ridurre ansia | Respiro 4-6, box breathing | Pre-corsa e pre-gara |
Prevenire autosabotaggi | Visualizzazione negativa | Giorni prima della gara |
Rinforzare l’identità | Diario mentale / journaling | Tutta la settimana |
Interrompere ciclo negativo | Allenamenti “B”, frase-ancora | In periodi critici |
4. Coaching comportamentale
Il mental coach offre lezioni a chi lavora su se stesso, creando abitudini, rituali e strumenti pratici:
allenamenti “GPS off”
camminate consapevoli
reset emotivo post-corsa
uso di “frasi ancora” nei momenti critici
La mia settimana tipo per il lavoro mentale
Giorno | Allenamento | Focus mentale |
Lunedì | Camminata consapevole | Reset |
Martedì | Corsa lenta | Ascolto |
Mercoledì | Visualizzazione guidata | Anticipo crisi |
Giovedì | Riposo attivo | Recupero emotivo |
Venerdì | Allenamento libero (senza GPS) | Libertà |
Sabato | Medio + self-talk | Tenuta mentale |
Domenica | Trail soft | Natura + radicamento |
Casi reali – 4 blocchi mentali, 4 trasformazioni
🟦 Chiara M. – Roma
Età: 29 | Livello: runner evoluta Blocco mentale: Ansia anticipatoria e panico da prestazione
Aspetto | Dettaglio |
Sintomi | Crisi respiratoria al 3° km in gara |
Analisi | Attivazione mentale da stress in contesto competitivo |
Tecniche | Visualizzazione negativa, routine pre-gara, ridefinizione scopo |
Esito | Gara 10K completata in lucidità. “Non veloce, ma mia.” |
🟧 Marco D. – Brescia
Età: 41 | Livello: maratoneta avanzato Blocco mentale: Perfezionismo e autosabotaggio
Aspetto | Dettaglio |
Sintomi | Crisi ogni volta che salta un allenamento |
Analisi | Identità legata alla performance, rigidità mentale |
Tecniche | Allenamenti B, diario emotivo, reframing linguistico |
Esito | 5 sedute/sett costanti. “Corro libero dalla prestazione.” |
🟨 Silvia N. – Bologna
Età: 36 | Livello: amatoriale Blocco mentale: Trauma emotivo post-relazione
Aspetto | Dettaglio |
Sintomi | Impossibilità a correre, dolore affettivo nel gesto |
Analisi | Associazione corsa-relazione, perdita di senso |
Tecniche | Camminate attive, audio guida, journaling emotivo |
Esito | 3 uscite/sett ritrovate. “Ora la corsa è mia.” |
🟥 Dario M. – Genova
Età: 36 | Livello: trail runner Blocco mentale: Condizionamento post infortunio
Aspetto | Dettaglio |
Sintomi | Evitamento del gesto tecnico, paura del ritorno |
Analisi | Memoria negativa legata all’infortunio |
Tecniche | Esposizione progressiva, visualizzazione positiva, frase-ancora |
Esito | Trail da 23 km completato. “Non sono il Dario di prima. Sono quello che è tornato.” |
Mental coach: cosa fa, come si forma, per chi è
Se ti chiedi come diventare mental coach, esistono oggi numerosi corsi mental coach certificati, sia sportivi che generalisti (come i corsi life coach o coaching psicologico). Alcuni sono corsi coaching riconosciuti MIUR, altri sono orientati allo sport (come il corso mental coaching sportivo CONI). Io stesso ho seguito un corso mental coach riconosciuto, ma credo che un coach motivazionale debba anche continuare ad aggiornarsi e formarsi
Conclusione
Il mio lavoro di mental coach nella corsa è questo:aiutarti a tornare in strada anche quando pensi di non farcela più.Restituirti il significato, il gesto, la fiducia.Perché non si è runner solo quando si vola.Lo si è anche quando si rientra, quando si resiste, quando si resta.
Vuoi iniziare un percorso? Anche breve, anche per ripartire. Contattami per discuterne senza impegno
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